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Giovanni Toti

Caso Liguria: Toti e Signorini patteggiano i reati

Pubblicato il 13 Settembre 2024

“Come tutte le transazioni suscitano sentimenti opposti: da un lato l’amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall’altro il sollievo di vederne riconoscere una buona parte”, così Giovanni Toti.

Gli avvocati delll’ex presidente della Liguria hanno trovato l’accordo con la Procura per patteggiare due anni e un mese.

La pena verrà sostituita con lavori socialmente utili per 1.500 ore. Prevista anche l’interdizione temporanea dai pubblici uffici e l’incapacità di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la durata della pena e la confisca di 84.100 euro.

I reati patteggiati sono corruzione impropria e finanziamento illecito, quelli che hanno dato il via all’inchiesta che ha sconquassato la Liguria e che adesso sembra volgere a termine per due dei protagonisti.

Perché anche l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini ha concordato il patteggiamento con la Procura una pena di tre anni e cinque mesi e una confisca di poco più di 100mila euro oltre all’interdizione temporanea dai pubblici uffici.

“Di fronte a questo finale, credo appaia chiara a tutti la reale proporzione dei fatti avvenuti e della loro conclusione, che pone fine alla tormentata vicenda che ha pagato una istituzione oltre alle persone coinvolte e che lascia alle forze politiche il dovere di fare chiarezza sulle troppe norme ambigue di questo paese che regolano aspetti che dovrebbero essere appannaggio della sfera politica stessa e non a quella giudiziaria”, sottolinea Toti.

Per Toti e Signorini la decisione finale spetta al gup, che dovrà fissare una udienza.