Gli avvocati delll’ex presidente della Liguria hanno trovato l’accordo con la Procura per patteggiare due anni e un mese.
La pena verrà sostituita con lavori socialmente utili per 1.500 ore. Prevista anche l’interdizione temporanea dai pubblici uffici e l’incapacità di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la durata della pena e la confisca di 84.100 euro.
I reati patteggiati sono corruzione impropria e finanziamento illecito, quelli che hanno dato il via all’inchiesta che ha sconquassato la Liguria e che adesso sembra volgere a termine per due dei protagonisti.
Perché anche l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini ha concordato il patteggiamento con la Procura una pena di tre anni e cinque mesi e una confisca di poco più di 100mila euro oltre all’interdizione temporanea dai pubblici uffici.
“Di fronte a questo finale, credo appaia chiara a tutti la reale proporzione dei fatti avvenuti e della loro conclusione, che pone fine alla tormentata vicenda che ha pagato una istituzione oltre alle persone coinvolte e che lascia alle forze politiche il dovere di fare chiarezza sulle troppe norme ambigue di questo paese che regolano aspetti che dovrebbero essere appannaggio della sfera politica stessa e non a quella giudiziaria”, sottolinea Toti.
Per Toti e Signorini la decisione finale spetta al gup, che dovrà fissare una udienza.
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