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“Devi fare la fine di Giulia Cecchettin”, severa punizione al padre che ha insultato l’arbitra di 17 anni

Pubblicato il 12 Dicembre 2023

La morte di Giulia Cecchettin ha suscitato un moto di sdegno e di orrore in tutta Italia, ma ha anche dato il via ad una serie di azioni ripugnati come le offese a Gino Cecchettin, accusato di voler trarre visibilità dall’atroce vicenda.

Ma sono stati davvero tanti gli episodi agghiaccianti, come quello riportato dalla pagina Facebook “La Giornata Tipo” che ha riferito dei vergognosi insulti che un 50enne avrebbe mosso nei confronti di un’arbitra di 17 anni durante la partita di basket giocata in provincia di Padova tra Pallacanestro Camin e Cittadella Brenta Gunners.

“Devi fare la fine di quella di Vigonovo”

Secondo quanto raccontato dalla pagina Facebook, un genitore di 50 anni avrebbe insultato pesantemente l’arbitra di 17 anni, accusata di favorire la squadra di casa. “Devi fare la fine di quella di Vigonovo” – avrebbe urlato l’uomo, facendo chiaramente riferimento a Giulia Cecchettin, i cui funerali si sono svolti martedì 5 dicembre suscitando un moto di commozione, rabbia e dolore in tutta Italia.

Tra l’altro, nessuno è intervenuto per fermare l’uomo che già da diversi minuti stava insultando la ragazza 17enne stando al racconto della pagina social che ha commentato: “come se fosse normale. Come se fosse una consuetudine radicata nello sport offendere un arbitro”. Sugli spalti c’era anche il padre della 17enne che ha urlato all’uomo di smetterla di offendere la figlia, situazione che ha provocato qualche tensione sugli spalti.

Sulla vicenda è intervenuto anche il club dei Cittadella Gunners, che ha immediatamente preso le distanze: “Alla luce dei recenti avvenimenti del 3 dicembre, il club vuole rendere note le più profonde e sentite scuse a M.V., arbitra della gara. Ci scusiamo anche con tutte le persone che, assistendo a questi comportamenti inaccettabili, si sono sentite coinvolte e colpite. Crediamo fermamente nei valori educativi di rispetto e unità che lo sport può e deve promuovere e prendiamo posizione contro qualsiasi atteggiamento che non sposi questi principi: noi Gunners ci dissociamo profondamente”.

Il Daspo

Il questore di Padova Marco Odorisio, preso atto di quanto successo, ha disposto il Daspo per 5 anni per l’uomo da tutte le manifestazioni sportive sul territorio nazionale. Si tratta di un 50enne di Camposampiero, in provincia di Padova, già noto per episodi del genere durante le partite e segnalato all’autorità giudiziaria per i reati di minaccia e diffamazione, aggravati dal fatto che gli insulti sono stati rivolti verso una minore in un luogo pubblico dove si stava svolgendo il match.