L’Intelligenza Artificiale sta dando una grande mano in molti settori commerciali ma, guardando l’altra faccia della medaglia, sta provocando danni incalcolabili se utilizzata da malintenzionati e balordi. Grazie al deepfake un truffatore ha convinto un dipendente di un’azienda a spostare sul suo conto ben 25 milioni di dollari, per non parlare dei video porno fake che hanno colpito personaggi di primo piano della politica, dello sport, della tv, della musica e del cinema.
Ma vittime del deepfake possono diventare anche persone comuni, come Giulia Hamiti, che ha raccontato il suo dramma a Fanpage. Tutto è iniziato nel 2017 con una serie di profili falsi che utilizzavano le sue foto per i social, poi il fenomeno si è allargato e il volto di Giulia è stato usato anche per creare profili su app di incontro come Tinder e Badoo dove i nomi delle finte ragazze erano più o meno gli stessi: Elise, Eli, Elisa. Sono stati alcuni ragazzi a contattarla e a segnalare la situazione anomala, avendo capito che quelle foto erano state in qualche modo rubate.
Giulia inizialmente non diede peso alla cosa, anzi la prese con una certa leggerezza, convinta che fosse l’opera di uno squilibrato e che la storia sarebbe finita a breve. La situazione invece è peggiorata sempre di più e, con l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale, è letteralmente precipitata.
Sul web sono comparsi immagini e video porno dove il volto di Giulia compariva sul corpo di altre donne. La ragazza è diventata una sorta di detective, convinta che dietro quei video e quelle foto deepfake porno ci fosse una sola persona.
La giovane ha rivelato che, dopo lunghe ed estenuanti ricerche, si è imbattuta nel profilo Facebook di un ragazzo, notando che alcune foto di paesaggi caricate erano le stesse presenti sui vari profili fake creati col suo viso. Si è quindi fatta coraggio e gli ha scritto, dicendogli di smetterla, e lui per tutta risposta l’ha bloccata e due settimane dopo ha scoperto l’esistenza di immagini pornografiche col suo viso.
La povera Giulia non ha potuto fare altro che rivolgersi ad un avvocato, Alfredo Maccarone, e ha presentato ben 4 denunce alla polizia postale per furto d’identità, ma purtroppo sembra essere difficile risalire all’autore dei video e delle foto deepfake porno. Questa situazione sta logorando la ragazza, la quale ha ammesso che per dormire è costretta a prendere dei farmaci, che ha continui attacchi d’ansia e di panico e che anche andare al lavoro è molto pesante per lei. Una situazione che ha riguardato diversi personaggi noti, come Rose Villain, caduta anche lei nella trappola del deepfake, che disse di essersi sentita violata.
Giulia si sente a tutti gli effetti vittima di stalking, come ha spiegato: “Se una persona perseguita un’altra anche tramite social è lo stesso come se fosse dal vivo e la mia è una situazione grave e voglio essere ascoltata. Mi sento come se avessi un uomo davanti casa mia tutti i giorni”.
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