Un nuovo Dpcm in arrivo per descrivere quali saranno i negozi esentati dalla richiesta del green pass, e novità per indennità Covid, ristori e caro-bollette
Un nuovo Dpcm in arrivo, questa volta per dettagliare quali saranno i negozi esentati dalla richiesta del green pass, cioè tutte quelle realtà commerciali in cui non sarà necessario esibire la certificazione verde per poter accedere.
Il decreto 5 gennaio ha introdotto nuovi obblighi, con numerose attività il cui accesso ora è limitato esclusivamente a chi possiede il super green pass, cioè il passaporto Covid per vaccinazione o guarigione, e altre in cui sono ammessi anche i green pass base, ottenibili cioè anche a seguito di tampone rapido o molecolare. Mancava appunto all’appello l’elenco delle attività dove non è richiesto nemmeno il certificato base.
Le attività esentate dal green pass
La firma del nuovo decreto, già previsto dall’ultimo, è andata per le lunghe dopo il confronto che ha visto coinvolti i ministeri competenti di Salute, Giustizia, Pubblica amministrazione e Sviluppo economico, ma poi alla fine l’intesa è arrivata nella serata di ieri lunedì 17 gennaio.
I primi tre ministeri condividevano la proposta di esentare dal green pass base attività legate a esigenze che abbiano il criterio dell’urgenza e dell’indifferibilità, e cioè: esigenze alimentari, e dunque supermercati, sanitarie, cioè farmacie e parafarmacie, e di giustizia, ovvero le caserme dove poter sporgere denuncia se si è vittime di un reato.
Il Mise era invece intenzionato ad allargare le maglie, includendo anche edicole e tabaccai e tutti i negozi al dettaglio riportati nell’elenco 23 allegato al Dpcm del 2 marzo 2021. E quindi ad esempio fiorai, cartolerie, vivai, fotografi, librerie, esercizi dove si vendono giocattoli o articoli sportivi.
E dunque, cosa cambia? Su cosa è stato raggiunto l’accordo?
Alla fine l’accordo è stato preso sull’esenzione per alcune attività all’aperto che, in quanto tali, sono a basso rischio di contagio:
Ristori
Nel decreto del governo Draghi, il secondo del 2022, del valore di circa 1 miliardo e 200mila euro, dovrebbero invece rientrare i ristori per quei settori più colpiti dalle ultime misure anti-Covid, in particolare turismo, sport, spettacoli e discoteche.
Quando si vota
Le operazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto super green pass inizieranno nella giornata di oggi, martedì 18 gennaio 2022 dalle 20.00 come stabilito dalla Conferenza dei capigruppo della Camera.
Il voto definitivo sul decreto si svolgerà mercoledì 19 gennaio: l’Aula è convocata alle 8, a seguire dichiarazioni di voto finale e voto.
Caro-bollette
A slittare di qualche giorno potrebbero essere invece le misure contro il caro-bollette, anche se Palazzo Chigi spinge per chiudere l’accordo prima dell’elezione del Capo dello Stato che si terrà lunedì 24 gennaio.
A PROPOSITO DI CARO BOLLETTE
ENERGIA, SALASSO ANCHE PER LE AZIENDE DELLA LAGUNA VENETA. SALVINI: “CARO-BOLLETTE EMERGENZA NAZIONALE, URGENTE CONVOCARE UN TAVOLO PURE A CHIGI”
Dai 5.812 euro del 2020 ai 9.163 del 2021: il caro-bollette si fa sentire anche per un’impresa veneta di Rosolina, provincia di Rovigo, che si occupa di raccolta e semina di frutti di mare nella laguna di Caleri. Si tratta di un’azienda che non può nemmeno spostare la produzione, vista la tipicità dei propri prodotti.
È un altro esempio che Matteo Salvini solleva per sollecitare provvedimenti rapidi da parte del governo. “Bene il tavolo energia convocato oggi dal ministro Giorgetti, è urgente farlo anche a Palazzo Chigi. Il costo di luce e gas sarà l’emergenza nazionale dei prossimi mesi” afferma il leader della Lega.
A seguire, la bolletta dell’azienda a parità di consumi
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