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Meloni

Governo Meloni: quali sono le possibili novità sul fronte lavorativo?

Pubblicato il 29 Settembre 2022

La Meloni ha improntato la sua campagna politica all’insegna della sobrietà, insistendo però su “25 priorità” che riguardano soprattutto il mondo del lavoro e la ripresa economica.

Taglio del cuneo fiscale, flat tax incrementale per le partite IVA fino a 100.000 euro, detassazione degli straordinari e delle mance nel settore turistico e ancora premi alle aziende che assumono: queste sono le grandi sfide per Fratelli d’Italia in un ipotetico Governo Meloni.

Taglio del cuneo fiscale: la proposta della Meloni

Da tempo la Meloni si batte per il taglio del cuneo fiscale, che lei definisce “la differenza tra quanto costa un lavoratore al datore di lavoro e quanto concretamente arriva in busta paga”.

Per farlo la leader di FdI suggerisce di far pagare allo Stato una parte dei contributi previdenziali che oggi sono a carico dell’impresa e del lavoratore. Sono misure che già esistono sulla carta ma vanno enormemente potenziate.

Il taglio del cuneo fiscale era stato ipotizzato dal governo Draghi e caldeggiato anche dal segretario del PD Letta.

Nello specifico FdI intende tagliare le tasse in questo modo: 2/3 a favore dei lavoratori e 1/3 a favore delle imprese. Teoricamente i lavoratori guadagnerebbero di più e costerebbero anche meno alle aziende, mentre lo Stato si farebbe carico delle risorse necessarie per coprire la differenza di salario e la decontribuzione.

Partite IVA: cosa può cambiare?

Cosa devono aspettarsi invece le partite IVA? Gli obiettivi prefissati da Fratelli d’Italia sono due: estensione della flat tax per le partite IVA fino a 100.000 euro di fatturato; introduzione della flat tax sull’incremento di reddito rispetto alle precedenti annualità, con la possibilità di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese.

Al momento la flat tax al 15% è limitata alle partite IVA con ricavi fino al 65.000 euro, ma con un Governo Meloni potrebbe essere estesa alle partite IVA che arrivano a guadagnare fino a 100.000 euro, ottenendo un notevole vantaggio fiscale.

Sul secondo punto l’idea della Meloni è invece applicare la flat tax solo a quella parte di reddito eccedente rispetto a quanto dichiarato nell’anno precedente.

Detassazione delle mance e degli straordinari

Tra le 25 priorità c’è anche la riduzione delle tasse sui premi di produzione e la detassazione della mance e degli straordinari, una misura che fu già lanciata nel 2008 da Berlusconi e contestata da diversi economisti poiché rischiava di svantaggiare i lavoratori più deboli, che facevano pochi straordinari o che erano alla ricerca di un lavoro.

La proposta della Meloni però in tal caso sarebbe rivolta esclusivamente al settore turistico, quindi non riguarderebbe tutti i lavoratori.

Irpef, Irap e premi alle aziende che assumono

Per quanto riguarda la riforma dell’Irpef uno dei punti del programma di FdI prevede la progressiva introduzione del quoziente familiare, cioè un sistema di calcolo delle tasse che tenga presente del numero di persone presenti in un nucleo familiare. In sostanza il reddito sul quale applicare l’imposta non è più individuale, ma diviso in base al numero dei familiari.

In programma anche la progressiva eliminazione dell’Irap, la razionalizzazione dei micro-tributi e l’introduzione della cedolare secca al 21% anche per l’affitto di immobili commerciali in zone svantaggiate.

Previsto infine un piano per introdurre un’importante deduzione del costo del lavoro per le imprese che incrementano l’occupazione. In pratica le aziende che assumono di più pagano meno tasse.