Pubblicato il 12 Agosto 2024
L’Unione europea annuncia l’avvio di un’importante operazione ad Atene per aiutare le autorità a domare gli incendi boschivi.
Tramite il meccanismo di protezione civile Ue, sono stati mobilitati in Grecia due Canadair dall’Italia, un elicottero dalla Francia e due squadre antincendio di terra dalla Repubblica Ceca e dalla Romania.
“Seguiamo costantemente gli sviluppi e siamo pronti a fornire ulteriore assistenza”, fa sapere il portavoce della Commissione Ue, Balazs Ujvari.
“Il meccanismo di protezione civile dell’Ue è stato attivato per gli incendi boschivi in ;;Attica su richiesta delle autorità greche”, evidenzia il portavoce, esprimendo la “piena solidarietà” europea nei confronti di Atene.
Come parte delle misure di preparazione all’emergenza roghi, secondo quanto riferisce Bruxelles, oltre 540 vigili del fuoco da 12 Paesi sono stati posizionati in modo strategico in luoghi chiave in Europa, Francia, Grecia, Portogallo e Spagna, pronti ad aiutare i vigili del fuoco locali.
Migliaia di persone sono in fuga dalle loro case nei dintorni di Atene, anche nella storica città di Maratona, mentre i forti venti alimentano un muro di fiamme di incendi selvaggi sempre più vicini alla capitale greca.
L’incendio è scoppiato ieri nella zona di Varnava, nell’Attica nord-orientale e piano piano si è esteso: una linea di fuoco lunga 30 chilometri e alta in alcuni punti più di 25 metri si muove verso Atene, ha riferito l’emittente pubblica ERT.
Quasi 700 vigili del fuoco e più di 30 aerei sono impegnati a combattere le fiamme che si sono sviluppate nei sobborghi della città, vicino al monte Pentelikon. Le autorità hanno aperto lo stadio olimpico nel nord di Atene e altri stadi per ospitare le persone in fuga. Tre grandi ospedali sono stati messi in allerta.
Un vigile del fuoco ha riportato gravi ustioni, un altro è stato ricoverato per problemi respiratori e altre 13 persone sono state trattate per problemi respiratori più lievi, ha dichiarato il portavoce dei vigili del fuoco Vassilis Vathrakogiannis.
Halandri è stato l’ultimo comune della periferia a ordinare una parziale evacuazione delle aree minacciate dalle fiamme.