Pubblicato il 10 Aprile 2021
Dopo le dichiarazioni rilasciate dal segretario del Pd, Guido Siragusa, il sindaco Lucio Greco invita PD e Forza Italia a deporre l’ascia di guerra, a mettere da parte giochetti e tatticismi e a sancire una tregua. L’obiettivo è garantire la governabilità della città, e permettere all’amministrazione di lavorare serenamente per la realizzazione dei punti del programma elettorale che i cittadini hanno scelto e votato.
“I problemi dell’agricoltura e dell’industria, le vicende di Eni e quelle relative ai fondi delle compensazioni e del Patto per il Sud, così come la zona industriale e i mancati collegamenti con Vittoria e Catania – afferma Greco – sono il frutto di decenni di indifferenza politica a livello regionale e la conseguenza di governi regionali inefficienti, tanto di destra quanto di sinistra. Non possono, di certo, essere addebitati a questa amministrazione, anzi! Siragusa sa bene che questa città per oltre 20 anni è stata amministrata dal centrosinistra, per cui, se ci sono responsabilità su questi temi, non possono che ricadere su altri.
In ogni caso, al di là dell’inutile ricerca delle colpe, credo sia arrivato il momento di fermarci tutti e di affrontare i veri problemi del territorio, in modo serio e unitario, senza scadere nella demagogia. Se il PD vuole collaborare, ripartendo dal programma originario, bene, altrimenti ognuno andrà avanti per la propria strada, assumendosi le conseguenze dei suoi comportamenti e delle sue decisioni. Io spero ci sia modo di incontrarsi e di confrontarsi, tracciando una lista di priorità sulla scia del programma del 2019, e di governare insieme come abbiamo promesso quando ci siamo presentati all’elettorato”.
Infine, un passaggio sulla Ghelas, alla luce delle dichiarazioni di Siragusa secondo cui “i problemi non si risolvono delegando alla Ghelas ogni tipo di azione. E’ un errore trasformare la municipalizzata in qualcosa di non previsto”.
“Se non ci fosse stata la Ghelas – conclude il Primo Cittadino – molte risposte oggi non le avremmo potute dare in modo tempestivo. Penso alla manutenzione del verde e all’efficientamento energetico, ma anche a tutto quello che sta facendo per sostenere la macchina amministrativa e burocratica del Comune, carente di personale e con i tempi lunghi del settore pubblico.
Io voglio lavorare anche per snellire l’Ente, come dimostra il grande lavoro già fatto per i settori Tributi e Anagrafe, ma non posso farlo se sono continuamente distratto da tutte queste incursioni che vengono ora da una parte e ora dall’altra. Questa, quindi, è l’ultima chiamata, poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità”.