Pubblicato il 14 Giugno 2022
Il Duca e la Duchessa di Cambridge si sono uniti alle famiglie in lutto e ai sopravvissuti all’incendio della Grenfell Tower per celebrare il suo quinto anniversario.
Settantadue persone sono state uccise dall’incendio a North Kensington, a ovest di Londra, il 14 giugno 2017.
Fra loro anche Gloria Trevisan e Marco Gottardi. La coppia, entrambi 27enni, era partita da Camposampiero e da San Stino di Livenza, in Veneto, per trovare fortuna in Inghilterra. Gloria era restauratrice, Marco architetto. La sera del 14 giugno l’incendio di un frigorifero al quarto piano del mega palazzo alla periferia di Londra si è trasformato in una trappola per i suoi 72 abitanti.
A distanza di cinque anni, la torre verrà probabilmente abbattuta: al suo posto nascerà un “Ground Zero” a memoria di tutti. I genitori dei due ragazzi non si sono fermati. Combattono una lentissima battaglia giudiziaria che porterà, si spera, i responsabili a processo nel 2024. Intanto i Gottardi hanno dato vita alla Fondazione Grenfell Love, che elargisce ogni anno ventimila euro di borse di studio per ragazzi che si diplomano nelle scuole in cui hanno studiato i loro figli, il liceo Modigliani a Padova e l’Iis Scarpa di San Donà di Piave, oltre per gli studenti dello Iuav di Venezia. All’Inghilterra Emanuela e Loris Trevisan insieme a Daniela e Giannino Gottardi chiedono giustizia, anche se il morale è a terra.
Intanto, William e Kate si sono uniti alle persone che hanno affollato la base della torre, dopo averne incontrato diverse durante un incontro privato.
Un silenzio di 72 secondi è stato osservato dai partecipanti, che si è concluso con un commosso applauso.
Durante la commemorazione l’attore Tim Downie ha dichiarato: “Oggi onoriamo i 72 uomini, donne e bambini innocenti, madri, padri, figli e figlie, sorelle, fratelli, cugini, zie, zii, nipoti, nipoti e amici che inutilmente hanno perso la vita”.
Molti indossavano sciarpe e abiti verdi in tinta con i cuori verdi che adornano il muro sotto la torre e che sono diventati un simbolo della tragedia.
Accanto al muro sono stati lasciati omaggi floreali e messaggi personali, tra cui un “72” di fiori bianchi.
In precedenza, si è tenuto un servizio funebre multi-religioso nell’Abbazia di Westminster.
È cominciato con la lettura dei nomi delle vittime, seguita da una risposta di “per sempre nei nostri cuori” della congregazione.
Tra i membri della congregazione c’erano l’ex primo ministro Theresa May, il sindaco di Londra Sadiq Khan e il segretario per l’edilizia abitativa Michael Gove.
Il giornalista Jon Snow, che è stato invitato a parlare durante la celebrazione, ha dichiarato: “Grenfell, ambientato nel distretto più ricco della Gran Bretagna, parla della grottesca disuguaglianza con cui la nostra società è stata lacerata. Dobbiamo ora affrontare le questioni sollevate dal disastro di Grenfell”.