Pubblicato il 2 Febbraio 2022
Resistere alla tentazione della dissoluzione. Ecco il testo di un post di Beppe Grillo, pubblicato su Facebook e sul suo blog, dal titolo Cupio dissolvi: “Una volta un padre venerabile (Bapu Ghandi) disse ai suoi ‘sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo’. Così egli (l’Elevato) non volle essere un padre padrone, ma un padre che dà ai figli il dono più grande. Sicché rinunciò a sé per consentire il passaggio dall’impossibile al necessario“.
Grillo: “Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale (figli miei)”
E ancora: “Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale (figli miei). Il necessario è saper rinunciare a sé per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una sola voce. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla“. Accettare ruoli e regole, ricomporre un quadro costruttivo. Il tema non dichiarato è la battaglia interna tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Nella foto c’è l’Elevato nei panni di Cristo, nel film “Cercasi Gesù” di Luigi Comencini (1982). Secondo chi scrive, non bisogna disperdere il patrimonio ereditato dai padri.
Grillo non prende posizione: entrambi i contendenti devono avere a cuore il bene comune.
Ecco quanto sappiamo da fonti dello staff del fondatore dei Cinquestelle: “Il post di Grillo non è criptico, la `sola voce´ che richiama è quella del capo politico, Giuseppe Conte”. I due capigruppo M5S di Camera e Senato, Davide Crippa e Mariolina Castellone, lavorano nello stesso senso. “Tra contiani e dimaiani cresce il fronte dei parlamentari che sono a favore della pace”.