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Scontro aperto tra Grillo e Conte, e spunta una lettera privata “ricattatoria”

Pubblicato il 16 Settembre 2024

I rapporti tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo sono ormai ai minimi storici e, secondo alcune indiscrezioni trapelate ultimamente, la goccia che potrebbe far traboccare il vaso sarebbe una lettera invita dall’attuale leader del M5S al suo storico fondatore.

La lettera “ricattatoria” di Conte inviata a Grillo

Fonti vicine a Grillo hanno fatto trapelare una presunta lettera firmata da Conte e inviata all’ex comico. A quanto pare Grillo, che recentemente ha ribadito di essere custode dei valori del M5S, non avrebbe gradito i contenuti e soprattutto i toni della lettera, definiti da alcune fonti addirittura “ricattatori”. Secondo le indiscrezioni filtrate nella lettera si intimava a Grillo di non renderla pubblica, altrimenti sarebbe stata offuscata l’immagine di Conte.

Non sono stati comunicati i contenuti, ma sarebbero tre i “pomi” della discordia: il simbolo, il nome e il limite dei due mandati per chi ricopre cariche pubbliche. Ci sarebbe anche un’altra cosa che avrebbe fortemente irritato il fondatore del M5S: l’organizzazione di una Costituente che, secondo lui, avrebbe come obiettivo finale solo quello di farlo fuori.

La posizione di Conte

Conte più volte ha ribadito che la Costituente è solo un modo per fare il punto della situazione e si è detto pronto a dimettersi se venisse messa in dubbio la sua leadership. Recentemente Conte ha anche partecipato alla festa nazionale di Allenza Verdi-Sinistra, insieme alla democratica Elly Schlein, Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e il segretario di +Europa Riccardo Magi. Un’alleanza che non sarebbe andata affatto giù a Grillo, il quale avrebbe sottolineato che queste decisioni devono essere prese dalla Costituente, e non da una sola persona.

In una recente intervista a La Stampa il leader del M5S ha comunque ribadito che non ha alcuna intenzione di far fuori Grillo, ma “nessuno può ostacolare o impedire il processo costituente”. L’avvocato ha negato con forza anche l’ipotesi di scissione del M5S, ma ha ribadito la necessità di cambiamento soprattutto alla luce dell’evoluzione nel quadro storico, politico e sociale. “La verità è che stiamo recuperando il vero principio fondativo da cui è nato il M5S: la democrazia partecipativa” – ha concluso.