Pubblicato il 7 Luglio 2021
I Carabinieri della stazione di Grumo Nevano e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli hanno denunciato 11 persone per sostituzione di persona e riciclaggio.
L’indagine è nata quasi per caso: durante un controllo alla circolazione stradale i militari hanno fermato un 18enne di Grumo Nevano, sorpreso a trasportare un borsone contenente 16 cellulari ed un pc. Il giovane non ha saputo spiegarne l’origine ed i miliari, insospettiti, hanno avviato un’indagine.
Incrociando accertamenti sul territorio con la conoscenza approfondita dell’area, i carabinieri hanno individuato come punto di partenza del giovane un appartamento nel comune confinante di Sant’Arpino, nel casertano.
Una volta fatta irruzione nel locale, i militari hanno sorpreso 9 persone intente a lavorare in quello che sembrava un piccolo call center. Nell’ufficio sono stati rinvenuti ben 994 telefoni cellulari di vecchia generazione, 11 pc desktop, 2 portatili, decine di sim card e numerose fotocopie di carte di identità di terze persone.
In base agli accertamenti dei carabinieri, nel locale erano compiute operazioni di trading online a danno di terze persone del tutto ignare. Tra i denunciati figura anche un 32enne di Frattamaggiore, titolare dei locali e dell’attività.
Ai reati di sostituzione di persona e riciclaggio sono stati così aggiunti anche quelli che puniscono il lavoro sommerso. Per i 9 impiegati “in nero” e per le violazioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, gli sono state applicate sanzioni che vanno oltre i 100mila euro. Il locale è stato sequestrato ma continuano le indagini per risalire alle eventuali vittime di truffe o sostituzioni di persona.