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La serie A dichiara guerra al “pezzotto”: multe automatiche a chi guarda le partite illegalmente

Pubblicato il 21 Settembre 2024

La serie A da tempo sta combattendo una battaglia senza quartiere contro la pirateria e, nello specifico, contro chi guarda le partite in modo illegale senza sottoscrivere alcun abbonamento. Il nuovo scudo contro il “pezzotto” è la piattaforma anti-pirata Piracy Shield che, grazie ad un protocollo tra Procura e Guardia di Finanza, sarà in grado di individuare i “pirati” streaming ed elevare automaticamente delle multe ai trasgressori.

Multe automatiche a chi usa il “pezzotto”

Massimiliano Capitanio, commissario dell’autorità garante, in una diretta su Youtube ha annunciato che con la piattaforma Piracy Shield sarà possibile elevare multe in modo automatico a chi guarda le partite col “pezzotto”, senza necessità di avere un’autorizzazione giudiziaria per ogni violazione. I trasgressori rischiano multe salatissime, che vanno a 150 fino a 5.000 euro.

Il sistema che consente di guardare le partite di calcio in streaming (e non solo) illegalmente è IPTV, che sfrutta un protocollo TCP/IP di una connessione a Internet e permette quindi di vedere i canali televisivi online senza alcuna restrizione geografica, aggirando i blocchi relativi a canali criptati o a pagamento.

Il Piracy Shield è dunque il nuovo strumento per neutralizzare le IPTV pirata, attivo in realtà già dal 1° febbraio di quest’anno e capace di bloccare automaticamente gli indirizzi IP che trasmettono i contenuti illegalmente.

Streaming illegali, i numeri delle prime partite di serie A

Come comunicato dal commissario AGCOM, nelle prime due giornate di serie A sono stati bloccati 1.000 FQDN, cioè domini completi utilizzati da siti che trasmettono contenuti protetti da copyright senza autorizzazione, e 500 indirizzi IP, a dimostrazione che lo scudo del Piracy Shiled funziona bene.

I dati sono ulteriormente cresciuti nelle ultime due giornate e Capitanio ha evidenziato che il funzionamento del Piracy Shield sta migliorando sempre di più anche grazie alla collaborazione con le piattaforme di streaming e con gli operatori telefonici. Nelle ultime giornate dello scorso campionato il Piracy Shield aveva evidenziato qualche malfunzionamento, ma adesso le “falle” sono state tappate e per i pirati dello streaming diventerà sempre più complicato, oltre che rischioso, guardare le partite illegalmente.