L’allarme per quel che stava avvenendo è scattato stamattina, poco dopo del 8 italiane, le 9 in Finlandia.
Tutto è accaduto all’improvviso. Il ragazzino ha estratto un’arma che ancora non è stata specificata dalle forze dell’ordine intervenute e ha sparato contro tre coetanei.
Le vittime, secondo quanto riporta Ilta-Sanomat, sono state subito trasportate in ospedale: uno dei dodicenni, purtroppo, è morto pochi istanti dopo il ricovero.
Ancora ci sono molti aspetti da chiarire, a partire da come il dodicenne sia riuscito ad entrare in possesso dell’arma utilizzata nell’istituto frequentato da circa 800 alunni delle elementari e delle medie, oltre a uno staff composto da 90 impiegati fra docenti e personale amministrativo.
“La giornata è iniziata in modo terribile. C’è stata una sparatoria nella scuola Viertola di Vantaa. Posso solo immaginare il dolore e la preoccupazione che molte famiglie stanno provando in questo momento. Il presunto colpevole è stato catturato”, ha commentato il ministro dell’Interno Mari Rantanen.
Le precedenti sparatorie nelle scuole in Finlandia hanno messo a dura prova la politica finlandese sulle armi. Nel 2007, Pekka-Eric Auvinen sparò e uccise sei studenti, l’infermiera della scuola, il preside e se stesso usando una pistola alla Jokela High School, vicino a Helsinki.
Un anno dopo, nel 2008, Matti Saari, un altro studente, ha aperto il fuoco in una scuola professionale a Kauhajoki, nel nord-ovest della Finlandia. Ha ucciso nove studenti e un membro dello staff maschio prima di puntare la pistola contro se stesso.
La Finlandia ha inasprito la legislazione sulle armi nel 2010, introducendo un test attitudinale per tutti i richiedenti la licenza di armi da fuoco. Anche il limite di età è stato modificato da 18 a 20.
Ci sono più di 1,5 milioni di armi da fuoco autorizzate e circa 430mila titolari di licenze in una nazione di 5,6 milioni di persone, dove la caccia e il tiro al bersaglio sono attività popolari.
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