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Hiv, terzo caso al mondo di paziente guarito con trapianto

Pubblicato il 16 Febbraio 2022

Si tratta della terza persona al mondo e della prima donna ad essere stata curata dall’infezione con il virus Hiv

Una donna americana ha ricevuto un trattamento sperimentale contro l’Aids che apre la strada a nuove speranze per molti altri malati. La notizia è stata data alla conferenza in corso a Denver in Colorado proprio su ‘I retrovirus e le infezioni opportunistiche’.

Si tratta della terza persona al mondo e della prima donna ad essere stata curata dall’infezione con il virus Hiv. La terapia testata con successo sulla paziente utilizza un metodo di trapianto di sangue del cordone ombelicale neonatale e successivamente di cellule staminali adulte: il gruppo della Weill Cornell, infatti, ha identificato proprio nel sangue del cordone ombelicale di un neonato una anomalia genetica che lo rendeva resistente al virus Hiv e ne ha utilizzato le cellule per il trapianto.

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FONTE

L’intervento è stato eseguito nel 2017. La paziente ha preso farmaci antirigetto e antivirali per 37 mesi, dopo i quali ha sospeso ogni terapia. Ad oggi, 14 mesi dopo, non c’è traccia di virus Hiv nel suo sangue. Il sangue dei cordoni ombelicali è molto più facilmente disponibile delle cellule staminali usualmente impiegate per i trapianti di midollo spinale per le quali è molto più difficile trovare un ‘match’.

Gli altri unici due pazienti mai curati dal virus dell’Aids – “Il paziente di Berlino” Timothy Ray Brown e Adam Castillejo, “Il paziente di Londra” – avevano entrambi ricevuto trapianti di cellule staminali adulte da donatori con la mutazione genica resistente all’Aids. La malata è stata soprannominata “la paziente di New York” (il primo paziente curato dalla Aids venne soprannominato “il paziente di Berlino”) perché trattata al New York-Presbyterian Weill Cornell Medical Center in New York City.