Pubblicato il 13 Giugno 2024
Igor Iezzi non ci sta e reagisce pubblicando sui social un video che si intitola Le simulazioni più assurde e epiche nel calcio!!!. Sì, ha esagerato nel manifestare il suo dissenso nei confronti di Leonardo Donno, ma non accetta di passare per un picchiatore: “E pensare che il parlamentare grillino non era neanche in area…”.
E’ il commento ironico allegato al post con cui il parlamentare della Lega dice la sua dopo la bufera che lo ha investito da quando è stato diffuso il video della rissa scoppiata nell’aula del Parlamento.
Si vede il deputato del M5s avvicinarsi al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, con una bandiera italiana per protestare contro il premierato.
Il ministro infastidito indietreggia, ma Donno si fa sotto imperterrito e allora scoppia la bagarre. Quella in cui Iezzi viene accusato di avere colpito con pugni alla testa il grillino tanto da costringerlo ad essere portato in infermeria su una sedia a rotelle.
Anche Giuseppe Conte ha pubblicato il video con le immagini riprese da una della angolazioni dei vari cellulari dei deputati che hanno registrato quanto avvenuto.
Siamo arrivati alle violenze dai banchi della maggioranza Meloni. Hanno aggredito il nostro Leonardo Donno perché ha portato il tricolore al Ministro Calderoli, perché diciamo no alla secessione dell’Italia firmata Meloni, Salvini e Tajani. È uscito in barella dalla Camera dei… pic.twitter.com/4OkYB9gP8D
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) June 12, 2024
Ma Iezzi passa al contrattacco e al Corriere dichiara “Ci vorrebbe il Var, guardate bene il filmato…”.
Il 49enne milanese, capogruppo della Lega nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, al suo secondo mandato in Parlamento, è l’unico vestito di chiaro.
“Io Donno non l’ho colpito. Ho tentato, sì, più volte di aggredirlo ma davvero il pugno non l’ho sferrato io. E non ci sarebbe bisogno nemmeno del Var, che di solito aiuta a ricostruire l’azione quando si tratta di una questione di centimetri. Ma qui stiamo parlando di metri, io (vedete?) sono ben distante da Donno, ci sono altri deputati che intervengono, lo dice anche lui…”, racconta.
“Comunque, restando in tema calcistico, io il fallo l’ho fatto, non mi nascondo. Ma Donno ha inscenato una simulazione, un fallo ben più grave: è caduto come una pera ed è uscito in carrozzina dai!”, aggiunge.