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Ignazio La Russa

Ignazio La Russa: “Non butterò mai il busto del Duce”

Pubblicato il 8 Febbraio 2023

“Scusatemi se parlo di me. Sono sempre dipinto come quello che ha i busti del Duce in casa, è vero ce l’ho, me lo ha lasciato mio padre, non capisco perché dovrei buttarlo… Non lo butterò mai, così come non butterei il busto di Mao Zedong se mi avessero lasciato un’opera d’arte sua… Scusatemi ancora per questa parentesi personale, che volevo assolutamente esternare…”.

Così Ignazio La Russa.

Il presidente del Senato lo ha detto parlando a Palazzo Giustiniani per il ricordo di Pinuccio Tatarella.

E riguardo il suo passaggio dal vertice di un partito come Fratelli d’Italia, al vertice istituzionale come seconda carica dello Stato, La Russa ha affermato: “Mi sento spesso inadeguato al ruolo di presidente del Senato, è poco se mi considero, ma è molto se mi confronto”.

“Pinuccio Tatarella ci manca tutti i giorni – ha aggiunto il presidente del Senato, ricordando il padre della destra di governo – Non ricordo mai la data della sua morte perché tutte le volte che ho un problema politico mi interrogo su cosa farebbe lui. Il mio punto di raffronto, il mio modo di dirigere le risposte, è confrontarmi con quello che avrebbe detto o fatto”.

E poi: “Tatarella non si è mai voluto fermare al momento in cui viveva. Guardava sempre un po’ più avanti. Per questo oggi è ancora attuale. Probabilmente viviamo una fase che aveva immaginato, desiderato. Una fase della destra al governo, nell’ambito del centrodestra, con una pacificazione nazionale a cui ha sempre aspirato nella sua capacità di guardare il futuro”.