Pubblicato il 10 Luglio 2020
Lo stato di emergenza potrebbe essere prolungato oltre il termine del 31 luglio stabilito a fine marzo. “Ragionevolmente, ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio”. ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine del test di sollevamento delle paratoie del Mose.
“Lo stato di emergenza serve per tenere sotto controllo il virus. Non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione”, ha confermato “È una decisione collegiale che prenderemo in Consiglio dei ministri e non voglio anticipare una valutazione, ma faccio una riflessione anticipatoria. Lo stato di emergenza non significa che non teniamo sotto controllo il virus, quindi una eventuale proroga significa che siamo nelle condizioni di continuare ad adottare misure necessarie, anche minimali. Quindi non vi dovrete sorprendere se decisione sarà di prorogare lo stato di emergenza”. Il 24 marzo, annunciando lo stato di emergenza, aveva detto che non necessariamente sarebbe rimasto in vigore fino alla data stabilita del 31 luglio: “Siamo pronti ad allentare la stretta”, aveva spiegato.
Le parole di Conte hanno portato a una levata di scudi delle opposizioni. “Allungare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre? No, grazie. Gli italiani meritano fiducia e rispetto, donne e uomini eccezionali che hanno dimostrato buon senso e generosità che adesso vogliono vivere, lavorare, amare. Con tutte le attenzioni possibili, la libertà non si cancella per decreto” ha detto Matteo Salvini.
Secondo Forza Italia “sarebbe irragionevole pensare di replicare il modello di governo del Paese a colpi di Dpcm, con la totale esclusione del Parlamento da scelte che attengono alle libertà costituzionali”. “Invece di pianificare nuovi pieni poteri per sé, il premier si preoccupi di controllare i confini per scongiurare l’arrivo di focolai dall’estero, e di approntare misure in grado di far ripartire l’economia” ha detto la capogruppo di Forza Italia al senato, Annamaria Bernini.
La proroga di altri sei mesi dello stato di emergenza sanitaria non piace nemmeno ai costituzionalisti. Francesco Clementi, professore di diritto pubblico all’università di Perugia, non nasconde che un elemento positivo c’è: “il governo ha trasferito la delibera del consiglio dei ministri di gennaio in una norma di rango ordinario e questo è bene”.
Ma non mancano le note dolenti: “Non mi convince il fatto che oggi, quando siamo solo a metà maggio, si proroga una scadenza che finisce al 31 luglio 2020 portandola fino al 31 gennaio 2021. O il governo ha elementi così potenti, prepotenti e solidi che motivano la proroga, oppure questa scelta, fatta oggi così, non si spiega. Il governo dovrebbe venire alle Camere invece e spiegare perché adesso – proprio adesso – chiede la proroga di sei mesi di una scadenza che cesserebbe a fine luglio”.
Agi