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Il marito vuole picchiarla: si rifugia da conoscenti coi figli. Divieto di avvicinamento per l’uomo, 37enne pontino

A Terracina, un trentasettenne è stato allontanato dalla casa familiare e dotato di braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia. La misura cautelare segue una denuncia della vittima e conferme di terze persone

Pubblicato il 12 Giugno 2024

Nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato di Terracina hanno eseguito un’ordinanza cautelare a carico di un trentasettenne terracinese, responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti del coniuge. L’ordinanza prevede l’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento e l’applicazione del braccialetto elettronico.

L’intervento della Polizia

La misura cautelare è il risultato di una tempestiva attività di Polizia Giudiziaria, avviata in seguito a un intervento richiesto dalla stessa vittima. In una delle occasioni, la donna è stata costretta a fuggire dalla propria abitazione, inseguita dal marito, e si è rifugiata con i bambini a casa di una conoscente.

La denuncia della vittima

La denuncia sporta dalla donna ha rivelato un quadro allarmante di comportamenti aggressivi, violenti e oppressivi, perpetrati dal marito da diversi anni, spesso in presenza dei figli minori. Tali comportamenti erano motivati da gelosia e peggiorati dall’uso di alcol e droghe da parte dell’indagato.

Conferme e indagini

Le dichiarazioni della donna sono state confermate da terze persone informate dei fatti e da precedenti richieste di intervento di Polizia per analoghi motivi. Gli atti di indagine condotti dal personale del Commissariato di Terracina hanno documentato una serie di percosse, condotte oppressive, umiliazioni e sofferenze fisiche e morali inflitte alla vittima.

Decisione del G.I.P.

I numerosi riscontri investigativi hanno portato il Sostituto Procuratore della Repubblica di Latina a richiedere l’applicazione di una misura cautelare. Il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Latina, ravvisando il concreto pericolo di reiterazione dei reati e considerate le modalità particolarmente aggressive dei fatti contestati, ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento e l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo.