Pubblicato il 30 Ottobre 2020
A volte ritornano. Dopo gli anni del carcere per favoreggiamento aggravato nei confronti di Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio, l’ex presidente della Regione Siciliana e senatore Totò Cuffaro lancia un nuovo partito. Una nuova Democrazia Cristiana – Sicilia, un gruppo con più di duemila iscritti e una pagina Facebook: questa la novità lanciata da Cuffaro. L’obiettivo appare quello di farsi strada sul piano politico, voltando le spalle agli anni dei processi e della caduta.
Lo scudo crociato, il riferimento all’illustre passato, “Ancora Liberi e Forti”, le citazioni (“Quando tutto si oscura rimane solo una luce, ma per vederla bisogna cercarla”, Suor Lucia De Gasperi), rappresentano il tentativo di riconnettersi con il popolo dei nostalgici della vecchia Dc e conquistare i delusi dall’attuale politica.
Scarcerato il 13 dicembre 2015, il discusso Totò Cuffaro oggi fa l’agricoltore, è presidente dell’associazione “Aiutiamo il Burundi”, impegnandosi come medico volontario, e si prefigge di “far rinascere la Democrazia Cristiana”, come dichiara. Le polemiche in tv, compresa la storica trasmissione “Samarcanda – Maurizio Costanzo Show” con Giovanni Falcone, il “Totò Vasa – Vasa” (dalla tendenza a baciare chi incontrava, muovendosi con democristiana abilità), la foto con i cannoli dopo una sentenza di primo grado più mite, ma anche il comportamento ineccepibile da imputato e la scrittura di alcuni libri: questo risulta il personaggio.
Ora Totò Cuffaro sogna di farsi strada anche attraverso gli strumenti social nel segno del vecchio e amato, dal alcuni, scudo crociato.