Pubblicato il 30 Giugno 2020
Il Sindaco di Aprilia Antonio Terra torna sulle critiche e gli attacchi ricevuti dall’ex senatore nei giorni scorsi, subito dopo la discussione – in Commissione Finanze – del Rendiconto di Gestione 2019. “Qui il punto non è il bilancio consuntivo dell’Ente, sul quale continuiamo a leggere inesattezze e ad assistere a commenti che mostrano soltanto la mancata comprensione dei meccanismi di contabilità pubblica. La questione, limitatamente ai commenti del PD di Aprilia, è quale strategia abbia in mente per il suo partito Claudio Moscardelli”.
“Il nuovo PD di Aprilia, guidato da Moscardelli – prosegue il primo cittadino – sembra aver scelto una strategia chiara, in linea con il percorso politico del commissario: attaccare le amministrazioni Civiche pontine per poi governare a braccetto con la destra, in Provincia o nei Comuni sostenuti da maggioranze trasversali, come Gaeta. Dimenticando persino il ruolo che le Civiche pontine hanno avuto nell’arginare il trionfo di certa destra, nel nostro territorio”.
Il primo cittadino respinge al mittente anche il giudizio complessivo di Moscardelli sull’Amministrazione civica, a partire da opere pubbliche o risanamento delle periferie: “Sparare a zero su chi amministra è impresa semplice quanto inutile: questo l’ex senatore lo sa bene. E infatti, accanto alle critiche omette di citare esempi di amministrazioni guidate dal suo PD che non si trovano ad affrontare gli stessi identici problemi con cui anche Aprilia deve fare i conti. Problemi che persino l’ANCI – guidata da un compagno di partito di Moscardelli – non manca di sottolineare, giorno dopo giorno. Ma Moscardelli non è nuovo a bocciare proposte dei suoi compagni di partito”.
“In questa nuova avventura apriliana – conclude il Sindaco Terra – l’on. Moscardelli non ha mancato di fare campagna acquisti tra politici giovani o datati, tutti uniti da due elementi: il rancore personale verso l’amministrazione civica e gli scarsi risultati raccolti nelle ultime tornate elettorali. Evidentemente, il PD nella nostra Città fatica ad ascoltare la voce dei cittadini e ad imparare la lezione dall’unico vero termometro della bontà o meno del proprio operato: il voto”.