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Omer Meir Wellber_Wilfried Hösl.

Il Teatro Massimo riparte “sotto una nuova luce”

Pubblicato il 23 Giugno 2020

Il Teatro Massimo di Palermo riparte, con il festival “Sotto una nuova luce”, dal 4 e 5 luglio al 13 agosto e poi a settembre fino al 26. “Note, gesti, parole per spegnere il buio” nel nome di un ripensamento dello spazio teatrale. Contemporaneità e tradizione nella nuova sfida del Teatro Massimo. Con una squadra di lavoro concepita dal sovrintendente Francesco Giambrone, si comincia 4 e 5 luglio nella Sala Grande del Teatro di Piazza Verdi, per poi proseguire fino al 13 agosto all’aperto al Teatro di Verdura e tornare in settembre all’interno del Massimo.

A inaugurare il programma, il monodramma per attore e orchestra Der ewige Fremde (L’eterno straniero), una commissione del Teatro Massimo alla compositrice israeliana Ella Milch-Sheriff e a seguire la Messa in Do maggiore op. 86 di Beethoven. Sul podio il direttore Omer Meir Wellber con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo, maestro del Coro Ciro Visco. La serata sarà ripresa il 5 luglio dalla rete televisiva franco-tedesca Arte.

I commenti sul programma “Sotto una nuova luce” e il rilancio progettuale del Teatro Massimo

Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Teatro Massimo evidenzia che “la ripresa dell’attività artistica del Teatro Massimo dopo la simbolica apertura del portone da parte dei bambini è un altro passo importante in questo lento e faticoso percorso di ripartenza della nostra comunità. Il Teatro, come tutte le attività e come tutti noi deve confrontarsi con una realtà mutata e adattarsi a regole essenziali per la sicurezza di tutti. Questa ripresa è, nella migliore tradizione del Teatro Massimo, all’insegna dell’innovazione e della tradizione, del coinvolgimento delle eccellenze e dei giovani locali e dell’incontro con le eccellenze internazionali. Ne sono
conferma le importanti collaborazioni internazionali sul piano artistico e della promozione. È ovviamente una ripresa incerta nella durata che sarà dettata dall’evoluzione della pandemia ma allo stesso tempo rappresenta e rappresenterà certamente un punto fermo nella estate dei
palermitani, non solo degli amanti dell’opera, della musica e dei balletti”, conclude Orlando.


Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo:
“Riapriamo il Teatro perché sentiamo forte l’obbligo morale e la responsabilità civile di far parte del processo di ripartenza del Paese, della città e della comunità, nonostante le difficoltà legate al rispetto delle procedure di sicurezza che limitano l’affluenza del pubblico ”. Il sovritendente ha chiamato ad affiancarlo, nella progettazione della Stagione 2020, il musicista e maestro Marco Betta.
“Scegliamo programmaticamente di riaprire il teatro al chiuso e non all’aperto, perché il Massimo ha alle spalle una storia di chiusura lunga 23 anni e riaprirlo ha per tutti noi e per la città, un valore fortemente simbolico. Non vorremmo mai più vedere chiuso questo teatro. E
riapriamo anche ripensando completamente lo spazio che nei prossimi mesi e fino alla fine dell’emergenza sarà molto diverso da come l’abbiamo lasciato, così come sarà diversa la programmazione: non più una stagione ma un festival che ci accompagnerà intanto fino al 30 di settembre e poi si vedrà. Una programmazione diversa, come diversi sono i tempi in cui viviamo, una sorta di festival liquido che dovrà tenere conto dell’evolvere dell’epidemia e confrontarsi con i vincoli connessi, ma che intende trasformare i limiti oggettivi con cui dobbiamo fare i conti in
opportunità di ispirazione creativa. Ripartiamo anche dai linguaggi del contemporaneo con una nuova commissione a Ella Milch-Sheriff,confermando l’attenzione e la vocazione del nostro teatro nei confronti dei linguaggi artistici del nostro tempo”.

Ella Milch-Sheriff,

Il programma del Teatro Massimo


4 – 5 luglio ore 21,30
Per la riapertura del 4 luglio la Sala Grande è stata completamente ridisegnata da Roberto Andò, coadiuvato dallo scenografo Gianni Carluccio, tenendo conto delle esigenze di sicurezza e distanziamento di coro, orchestra, solisti e pubblico, ma ripartendo dall’idea di preservare e
rafforzare, nel regime di restrizioni, la relazione tra la scena e il pubblico. Questa nuova disposizione dello spazio scenico sarà inaugurata con una installazione video di R. Andò e Luca Scarzella, in occasione della prima italiana il 4 e 5 luglio, alle 21,30 del monodramma della compositrice israeliana Ella Milch-Sheriff, Der ewige Fremde (L’eterno straniero), una nuova commissione del Teatro Massimo di Palermo in collaborazione con la Gewandhaus Orchester di Lipsia e la BBC Philharmonic di Manchester.
Per la presentazione dell’opera a Palermo Ella Milch-Sheriff ha appositamente modificato il finale di questo “monodramma per attore e orchestra” in modo che Der ewige Fremde fluisca senza soluzione di continuità nella Messa in Do maggiore op. 86 di Beethoven che chiude il
programma. Da Beethoven, infatti, e da un suo sogno raccontato in una lettera, parte l’ispirazione della compositrice e il testo dello scrittore israeliano Joshua Sobol che ci mostra uno straniero,
forse lo stesso Beethoven, forse un rifugiato, «che aveva una vita intensa da qualche altra parte ma che è dovuto fuggire e si trova in una cultura totalmente differente, incapace di comunicare con la gente». Come scrive Milch-Sheriff: «Lo straniero è chiunque si trovi in un ambiente ostile, che
lo respinge senza ragione alcuna, se non perché lui o lei è diverso, sembra diverso, si muove in modo diverso, parla una lingua diversa». A dialogare con l’Orchestra e il Coro sarà l’attore Eli Danker, mentre per la messa di Beethoven i quattro solisti vocali saranno due grandi cantanti
palermitane, Laura Giordano e Marianna Pizzolato, insieme al tenore Luis Gomes e al basso Evan Hughes. Sul podio il direttore musicale del Teatro Massimo, Omer Meir Wellber, che ha diretto anche la prima assoluta della composizione di Ella Milch Sheriff lo scorso febbraio a Lipsia e che sarà una presenza costante di questa nuova programmazione del teatro, sia a luglio che a settembre. L’Orchestra e il Coro, quest’ultimo diretto da Ciro Visco, staranno rispettivamente in platea e sul palcoscenico. La regia dello spettacolo di inaugurazione del Festival è di Roberto Andò, le scene e le luci sono di Gianni Carluccio, il video di Luca Scarzella. Lo spettacolo sarà replicato il 5 luglio alle 21,30 e sarà trasmesso in diretta su ARTE, grazie all’accordo stipulato dal Teatro Massimo con la rete televisiva franco-tedesca, da RAI 3 e sarà disponibile anche sulla WebTv del Teatro.

Sito Internet: https://www.teatromassimo.it/