Caso Enrica Lexie, immunità riconosciuta per i Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. L’Italia è però chiamata a risarcire la perdita di vite umane nonché rifondere i danni fisici e morali subiti dall’equipaggio del peschereccio indiano.
Secondo il Tribunale arbitrale internazionale l’India non ha il diritto di processare i nostri militari per i fatti accaduti il 15 febbraio 2012. Secondo la corte Latorre e Girone erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nello svolgimento delle loro funzioni, dunque la giurisdizione è di esclusiva competenza dell’Italia.
I giudici internazionali hanno inoltre sentenziato che l’equipaggio del peschereccio Saint Anthony coinvolto nell’incidente ha subito un torto, soffrendo la perdita di due membri dell’equipaggio e altri danni, pertanto il nostro paese è chiamato a risarcire la parte lesa. “L’Italia ha violato la libertà di navigazione sancita dagli articoli 87 e 90 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 10 dicembre 1982 e dovrà pertanto compensare l’India per la perdita di vite umane, i danni fisici, il danno materiale all’imbarcazione e il danno morale sofferto dal comandante e altri membri dell’equipaggio del peschereccio indiano. Al riguardo, il Tribunale ha invitato le due Parti a raggiungere un accordo attraverso contatti diretti”.
Il risultato raggiunto nella sede di giustizia internazionale trova soddisfatto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: “Un risultato che accogliamo con soddisfazione, che mette fine a una vicenda che andava avanti da anni, particolarmente gravosa anche per i suoi aspetti umani. Per questo rivolgo un affettuoso pensiero ai nostri due marò e alle loro famiglie per i difficili momenti che hanno vissuto”.
Commenti positivi sulla sentenza anche dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio che dichiarato: “Non abbiamo mai smesso di seguire questo caso, ma voglio ringraziare anche chi mi ha preceduto per la costanza e la determinazione impiegate su questa vicenda. L’Italia naturalmente rispetterà quanto stabilito dal Tribunale arbitrale, con spirito di collaborazione. Oggi si mette un punto definitivo a una lunga agonia. Un abbraccio ai nostri due marò e alle loro famiglie”.
Fonte: Ansa 02/07/2020 – Ore 14:21
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