Antonio Di Manno non si ferma più. A meno di un mese dallo storico successo nell’Ultramarathon da Milano a Sanremo di ben 285 chilometri, con il quale ha eguagliato il record assoluto di tre vittorie consecutive, l’atleta nativo di Terracina centra un altro prestigioso trionfo nella Race of the Champions.
A Rettert, in Germania, Di Manno si è imposto su altri 33 atleti provenienti da ben 19 paesi di tutto il mondo, in una competizione massacrante, che lo ha visto coprire l’eroica distanza di 496 chilometri in 74 ore di corsa. Una gara su invito, riservata ad una selezione dei migliori ultrarunner del pianeta, strutturata sul format della Backyard Ultra, un’ultramaratona nella quale ogni concorrente deve completare un circuito di 6706 metri in 60 minuti di tempo, partendo nuovamente allo scoccare di ogni ora per il giro successivo.
Nella Race of The Champions Di Manno ha corso per più di tre giorni, dalle 8:00 di sabato mattina, 20 maggio, fino alle 10:00 di martedì 23 maggio, quando per l’ultima volta ha tagliato in solitaria il traguardo, sul quale campeggiava l’iconica scritta “There’s no Finish”, letteralmente “non c’è una fine”, poiché la gara termina solamente quando rimane un ultimo atleta in gara.
Rimasti in sette dopo 60 ore di corsa, solo il danese Stoltenborg ha provato ad opporsi alla resistenza dell’atleta pontino, decidendo di ritirarsi al termine giro numero 73. Di Manno ha così chiuso trionfalmente la gara, concludendo l’ultima tornata col tempo di 50:08.
“È stata senza dubbio una gara molto faticosa, ha commentato Antonio Di Manno, così come lo sono tutte le Backyard Ultra, nelle quali sai quando si inizia a correre, ma non puoi sapere quando terminerai di farlo. Ho gareggiato insieme ad alcuni tra i più forti atleti al mondo in questa specialità: c’erano lituani, giapponesi, islandesi e messicani, ed è sempre bello ed esaltante confrontarsi con chi rappresenta l’eccellenza. Non è solo una sfida a chi riuscirà a vincere, ma è anche un’occasione per conoscersi e imparare tanto. Nell’ultramaratona entrano in gioco tanti fattori che rendono l’esperienza unica e particolare: quando corri per tutte queste ore scavi dentro te stesso, ripetendoti ad ogni passo “You can do it” per incoraggiarti e darti forza anche nei momenti più difficili.
Per Di Manno, che al termine della manifestazione ha coperto una distanza pari a quella che divide lo Stadio Olimpico di Roma dall’Arena di Verona, non c’è stata solo la gioia del successo finale, ma anche la soddisfazione per aver migliorato il precedente record italiano della categoria, che già gli apparteneva, con 57 ore di corsa.
Ad impreziosire l’evento c’è stata la presenza di Lazarus Lake, al secolo Gary Cantrell, che nel 2011 ha ideato questo format di gara, e che ha premiato personalmente Di Manno sulla linea d’arrivo.
Con la vittoria nella Race of The Champions, Antonio Di Manno parteciperà alla The Road to Big’s – Individual World Champions, il Campionato Mondiale di Backyard Ultra che si svolgerà in ottobre in Tennessee, e che vedrà alla partenza il miglior atleta della specialità per ciascuna nazione e una ristrettissima selezione di secondi nelle classifiche nazionali.
Antonio Di Manno nasce a Terracina il 29 settembre 1982. Svolge la professione di infermiere presso la Casa di Cura Città di Roma, è sposato con Nadia e ha un figlio di 4 anni. Da circa 7 anni è vegano ed è socio fondatore nonché Presidente dell’ASD Vegan Power Team.
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