Pubblicato il 19 Settembre 2020
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato oggi un’ordinanza, valida fino al 3 ottobre, che prevede la riapertura degli stadi in tutta la Regione. Gli spettatori potranno quindi assistere agli eventi sportivi in presenza, al massimo 1.000 negli impianti all’aperto e 700 in quelli al chiuso, con preassegnazione dei posti a sedere.
Gli spettatori devono indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento, se al chiuso; all’aperto la mascherina va indossata dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e ogni volta ci si allontani, incluso il momento del deflusso. L’ordinanza inoltre indica “l’utilizzo di tecnologie digitali” per automatizzare l’organizzazione degli ingressi, evitare “prevedibili assembramenti” e per consentire la registrazione degli spettatori; impone varchi per l’accesso del pubblico per evitare assembramenti nel momento del controllo temperatura e biglietti. Vieta l’ingresso di striscioni e bandiere; dispone il deflusso a gruppi degli spettatori al termine della manifestazione; deve essere attivato un servizio di steward con il compito di assistere il pubblico e controllare il rispetto delle misure. L’ordinanza è stata emessa “in attesa delle linee guida di competenza statale relative ai campionati nazionali e internazionali”.
I tifosi, si legge nell’ordinanza, “hanno l’obbligo di occupare per tutta la durata dell’evento esclusivamente i posti a sedere specificamente assegnati, con divieto di collocazione in piedi e di spostamento di posto, assicurando tra ogni spettatore seduto una distanza minima laterale e longitudinale di almeno un metro”.
Nessuna apertura al pubblico, nemmeno parziale, dello stadio Bentegodi di Verona, questa sera, per la prima di campionato tra l’Hellas e la Roma, ma solo ingressi a invito.
La motivazione sta nei tempi troppo stretti, rispetto all’ordinanza regionale emesso stamani, per organizzare un’eventuale vendita di biglietti e l’assistenza interna di steward sugli spalti.