La pugile algerina lancia un appello “alle persone di tutto il mondo”.
“La mia famiglia a casa è preoccupata, in Algeria”, ha detto l’atleta intersex all’emittente Sntv, parlando delle polemiche e dei sospetti che si sono scatenati nelle Olimpiadi di Parigi sul suo genere femminile.
“La sento due volte a settimana, spero non siano troppo profondamente feriti da tutto questo. Vincere l’oro sarebbe la mia miglior risposta”, ha affermato.
Khelif era stata esclusa dai Mondiali dall’Iba dopo un test del Dna, ma ammessa ai Giochi dal Cio.
“Rivolgo un appello a tutte le persone del mondo – dice Khelif nell’intervista alla tv americana – Rispettate i principi dei Giochi, quelli contenuti nella carta olimpica: rifiutate il bullismo su ogni atleta, perché ha conseguenze pesanti. Può distruggere le persone, uccide i pensieri, lo spirito e la mente e può dividere i popoli”.
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