Continuano senza sosta le indagini sull’atroce delitto di Giulia Tramontano, uccisa dal fidanzato reo confesso Alessandro Impagnatiello, la cui confessione è al vaglio degli inquirenti e sta suscitando non pochi dubbi.
Sono molte le contraddizioni in cui è caduto più di una volta Impagnatiello e gli inquirenti stanno cercando di fare luce su questa terrificante vicenda.
Impagnatiello più volte ha cambiato la sua versione dei fatti quando ha spiegato come ha aggredito Giulia. In un primo momento aveva detto che lei si era ferita da sola con un coltello da cucina e lui poi le avrebbe preso il coltello da mano per colpirla a sua volta.
Dichiarazioni che però sembrano essere smentite dai rilievi del Ris, secondo i quali in base alla traiettoria degli schizzi di sangue l’uomo avrebbe colpito la fidanzata alle spalle, prima con una coltellata alla gola che le ha impedito di urlare, per poi portare a segno gli altri colpi mortali.
Inoltre con il luminol è stato trovato sangue su un carrellino portapacchi, usato forse per trasportare il corpo di Giulia. Secondo i pm Letizia Mannella e Alessia Menegazzo Impagnatiello è un soggetto “in grado di mentire ripetutamente e di cambiare più volte versione dei fatti”.
Gli inquirenti vogliono capire se l’omicidio sia stato premeditato o se sia stato frutto di un raptus. In casa è stata trovata una latta di benzina, usata per tentare di bruciare il corpo di Giulia, e gli inquirenti useranno il codice a barre per risalire alla data dell’acquisto. Come riporta Open è stata ritrovata in casa anche una serra per coltivare marijuana, ma senza piante.
Ci sono forti sospetti anche su un veleno per topi ritrovato in casa che, secondo gli inquirenti, Impagnatiello voleva usare per avvelenare Giulia, mentre lui ha dichiarato che gli serviva al lavoro.
Ulteriori rilievi sono stati effettuati nella casa, compresi i box, la cantina, il soggiorno dove si è verificato l’atroce delitto e la vasca che è stata trovata bruciata in più punti, evidentemente dopo il tentativo del barman di bruciare il corpo della fidanzata.
Da segnalare che, prima che Giulia rientrasse in casa quel maledetto sabato del 27 maggio, gli inquirenti hanno scoperto che Impagnatiello aveva cercato sul web “ceramica bruciata vasca da bagno”.
Tuttavia quando sono arrivati gli investigatori e gli inquirenti hanno trovato la casa pulita e in perfetto ordine, infatti molte tracce di sangue sono state scoperte solo grazie al luminol.
I presenti hanno parlato di una pulizia impeccabile e di un ordine maniacale, ai limiti della compulsività.
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