Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa
Inaccettabile il modo in cui JSW ha fatto smantellare la colata continua vicino al muro che la separava dai quartieri periferici di Piombino. Si sono levate enormi nubi di polvere che hanno costretto gli abitanti a tenere chiuse le finestre. Molti cittadini e lavoratori hanno respirato sostanze che possono provocare danni alla salute. Come è potuto accadere? Quali sanzioni ha avuto l’azienda? Cosa ha fatto l’Assessore all’Ambiente per prevenire quanto accaduto e cosa farà per impedire che si ripeta un simile episodio? L’Accordo di Programma prevedeva che fossero presentati piani operativi dettagliati delle attività di dismissione e smantellamento di ciascuno degli impianti inutilizzabili perché hanno caratteristiche e pericoli diversi, per dar modo alla regione Toscana di attivare uno specifico gruppo di lavoro costituito da un pool di tecnici capaci di analizzare le modalità di intervento proposte e rilasciare le autorizzazioni necessarie. JSW continua ad ignorare qualsiasi accordo anche a tutela anche della salute dei cittadini e dei lavoratori confermando una volta di più che è necessario per il bene di Piombino mandarlo via! Il Comune di Piombino non avrebbe dovuto accettare una semplice comunicazione di inizio lavori ma pretendere da JSW il rispetto dell’Accordo di Programma o almeno una descrizione completa e dettagliata di come intendevano operare , da sottoporre ad ARPAT e ASL prima dell’avvio dei lavori. Ricordiamo che il Sindaco è la massima autorità responsabile della salute pubblica di Piombino. Quali altri lavori di demolizione sono programmati? Lasciamo anche in questo campo completa mano libera a JSW? Non chiediamo nulla nemmeno sulla destinazione dei rifiuti prodotti? Non chiediamo nulla in merito a come JSW lascerà le aree dove sorgevano i capannoni industriali da demolire? Lasceremo poi che si demolisca l’ultimo altoforno vanificando i progetti di archeologia industriale di cui molti hanno parlato? Lasceremo che a guidare le demolizioni siano solo gli interessi puramente economici di JSW? Rammentiamo infine che la prima ed urgente operazione di demolizione riguarda la cokeria! Da anni ARPAT ha scritto che in tale impianto è presente l’amianto e che alcune parti di tale impianto sono a rischio crollo! In caso di crollo la nube che investirebbe la città conterrebbe numerose fibre cancerogene di amianto! Amianto comunque presente anche qualche reparto funzionante . Le relazioni di ARPAT che parlano di tali pericoli datano all’anno 2018. Continuando ad ignorare la fabbrica ed i suoi problemi facciamo un enorme danno non solo ai lavoratori ma a tutta la città!
Coordinamento art.1 Camping CIG
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