Sta facendo il giro del mondo la notizia di una donna americana 50enne, una certa Lalita Kayi, ritrovata in una giungla in India incatenata ad un albero, dove sarebbe rimasta per almeno 40 giorni senza toccare cibo. La donna infatti è stata ritrovata in un avanzato stato di deperimento e, in un primo momento, ha accusato il marito di averla legata all’albero e poi abbandonata. In realtà, dopo ulteriori indagini, è emerso che la verità era tutt’altra.
La donna, incatenata ad un albero in una foresta del Maharashtra, stato indiano occidentale, ha iniziato ad urlare a squarciagola richiamando l’attenzione di alcuni pastori che abitavano in zona. Loro hanno soccorso la donna che, come riferito dalla Bbc, avrebbe detto di essere stata incatenata e lasciata sola nella foresta a morire senza cibo né acqua dal marito.
La notizia ha destato molto scalpore in India e sono state avviate delle indagini per scoprire cosa fosse realmente successo. Inizialmente si stava cercando il marito, ma il sovrintendente della polizia di Sindhudurg Saurabh Agarwa ha raccontato la verità al canale televisivo britannico.
La 50enne ha infatti ammesso di non essere sposata e probabilmente soffriva di allucinazioni dopo la prima dichiarazione. A quanto pare la donna era terrorizzata poiché il suo visto era scaduto ed era a corto di soldi, così aveva comprato dei lucchetti e delle catene per legarsi all’albero.
La signora Kayi è stata ricoverata in un ospedale psichiatrico, il cui sovrintendente Sanghamitra Phule ha spiegato che la donna mangia, cammina e fa degli esercizi. Insomma sta migliorando e l’ospedale le sta fornendo alcuni nutrienti che mancavano al suo corpo. Inoltre ha aggiunto che è stata rintracciata negli Stati Uniti la famiglia, con la quale la donna è in costante contatto telefonico.
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