Dopo gli attentati incendiari avvenuti nei giorni e nelle settimane scorse, ancora un incendio nel Salento. L’ultima vicenda, però, ha avuto una dinamica e dei connotati molto diversi rispetto ai soliti roghi che eravamo abituati a raccontare nell’ultimo periodo. In questo caso, infatti, c’è la mano dichiarata e certa di un uomo che intenzionalmente, e quindi con dolo, ha appiccato l’incendio in casa di una conoscente. Per questo motivo è finito in carcere, Cristian Rocco Cappilli, 36enne di Presicce-Acquarica, arrestato nella quasi flagranza di reato dai carabinieri della stazione locale. Le fiamme sono state appiccate dal 36enne con del liquido infiammabile ed hanno interessato più ambienti della casa, distruggendo arredi e supellettili.
L’ennesimo incendio nel Salento non ha causato per fortuna gravi danni strutturali all’abitazione anche grazie all’immediato intervento dei vigili del fuoco del distaccamento provinciale di Tricase che hanno domato il rogo. L’abitazione era di fatto disabitata. I carabinieri, intervenuti sul luogo dell’incendio, hanno svolto i classici rilievi del caso, aperto immediatamente le indagini ed individuato il responsabile del rogo che, a quanto sembra, si è reso responsabile dell’atto doloso per futili motivi. Il 36enne, sentito il parere del pubblico ministero di turno, è stato ristretto presso la casa circondariale di Lecce.
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