Pubblicato il 27 Ottobre 2024
La rete di hacker – sotto inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano e della Procura nazionale antimafia – avrebbe clonato o utilizzato abusivamente un indirizzo mail assegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo riferisce il Corriere della Sera citando atti dell’inchiesta.
Uno degli arrestati, Nunzio Samuele Calamucci, consulente informatico e investigatore privato in affari con l’ex super poliziotto Carmine Gallo, “lascia intendere – riporta il Corriere della Sera – di aver intercettato, o essere riuscito a utilizzare abusivamente o a clonare, per il tramite di un gruppo denominato ‘Campo Volo’, un indirizzo email assegnato alla massima carica dello Stato”. “Mi raccomando stampatela da una stampante non riconducibile” dice intercettato. “Noi l’abbiamo spedita a venti persone, più tre mail, una mail intestata a Mattarella con nome e cognome che se vanno a vedere l’account è intestato al presidente della Repubblica e non vorrei che gli rompano le scatole… Lo vedono che è diverso”.
Le dichiarazioni del ministro Nordio: “Non siamo al sicuro, pericolo è manipolazione dati”
“Non siamo al sicuro. Gli hacker sono più avanti”, ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio al Corriere della Sera commentando l’inchiesta di Milano sui dossieraggi e gli hackeraggi di banche dati pubbliche e sensibili. “C’è un gap da colmare tra le capacità criminali, le nostre dotazioni tecnologiche e la normativa”. “Dobbiamo allinearci anche lavorando con la fantasia – dice il Guardasigilli – prevedere anziché inseguire le loro mosse. La captazione dei dati non è nulla rispetto al vero pericolo imminente: la manipolazione con l’intelligenza artificiale creerà fake news capaci di fare grande danno”. Fonte Lapresse