Pubblicato il 24 Gennaio 2025
Ivo Muser: “Omissioni per colpa mia, insufficiente il controllo sui sacerdoti sospetti”
“Chiedo perdono alle persone coinvolte, alle comunità parrocchiali e ai fedeli. La perizia che è stata commissionata non è un punto di arrivo ma un mandato per continuare a lavorare con tutta la determinazione possibile: serve un cambiamento culturale”. Queste le parole che il vescovo della Diocesi di Bolzano e Bressanone, Ivo Muser ha riferito durante una conferenza stampa riguardo l’indagine sugli abusi nei confronti dei minori nella Chiesa in Alto Adige.
L’inchiesta affidata dallo studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl di Monaco di Baviera ha rivelato che dal 1964 al 2024 nella Chiesa altoatesina sarebbero avvenuti decine di casi di abusi sessuali, di cui molti ai danni di minori, da parte di un cospicuo numero di preti. “Mi assumo personalmente la responsabilità per le omissioni durante il mio episcopato, c’è stato un insufficiente controllo dei sacerdoti sospetti”, ha ammesso il vescovo. Muser ha parlato anche di “riluttanza nell’adottare chiare misure preventive nei confronti dei sacerdoti accusati”.
L’invito del vescovo
“Invito le persone colpite a condividere, anche in forma anonima, le loro storie ed esperienze per sostenere il processo di cambiamento”. È questo l’invito che il vescovo rivolge alle vittime di abusi, che ha poi sottolineato come serva “una cultura dell’errore”, “riconoscere gli errori e imparare da essi, anche con l’aiuto di seminari di formazione”. Entro la fine dell’anno saranno attuati e ottimizzati alcuni servizi. “I compiti e le responsabilità del centro di ascolto, del servizio di intervento e del servizio di prevenzione saranno riesaminati e migliorati”, ha concluso il vescovo Muser. Fonte Agi