Pubblicato il 21 Settembre 2023
Google Maps è un utile strumento che consente di raggiungere il luogo di destinazione quando non si conosce la strada. Tuttavia in alcuni casi, per anomalie, mancati aggiornamenti o malfunzionamenti dell’app, possono essere date indicazioni sbagliate che portano completamente fuori strada.
Così sarebbe successo per Philip Paxson, 47enne del North Carolina, negli Stati Uniti, che è morto precipitando da un ponte crollato seguendo proprio le indicazioni di Google Maps. La famiglia ha deciso di fare causa a Google, ritenendo l’azienda responsabile della morte dell’uomo.
Precipita da un ponte crollato seguendo le indicazioni di Google Maps: la dinamica dell’incidente
I fatti risalgono allo scorso 30 settembre 2022 quando Paxson, rivenditore di apparecchi medici, sposato e padre di due figli, stava tornando verso casa a Hickory di notte dopo essere stato alla festa di compleanno della figlia di 9 anni.
Non conoscendo la strada avrebbe seguito le indicazioni di Google Maps, che però gli avrebbe fatto imboccare una strada sbagliata facendolo precipitare da un ponte crollato in un torrente innevato, perdendo così la vita.
La rabbia della famiglia
A distanza di un anno la famiglia ha deciso di fare causa al colosso di Mountain View, ritenendolo colpevole di aver indirizzato Paxson in una strada, dove un ponte era crollato 9 anni prima, che doveva essere chiusa.
Secondo gli accertamenti non c’erano segnalazioni che avvisavano del pericolo del ponte crollato e infatti i familiari dell’uomo hanno fatto causa anche ai responsabili della viabilità locale che non avevano indicato alcun segnale di pericolo.
“Le nostre ragazze – ha spiegato in un comunicato la moglie dell’uomo, Alicia Paxson – chiedono come e perché è morto il loro papà, e io non ho parole per loro perché, da adulta, non riesco ancora a capire come i responsabili delle indicazioni GPS e del ponte abbiano potuto agire con così poco riguardo per la vita umana”.