Pubblicato il 7 Settembre 2024
Sette terroristi in Indonesia sono stati arrestati e accusati di voler organizzare un attentato per uccidere papa Francesco, impegnato in un tour in Asia e nella zona del Pacifico. L’unità anti-terrorismo Densus-88 ha comunicato che sette persone, dislocate in varie zone del paese, stavano progettando un attentato contro il pontefice in visita nel paese. Tra lunedì e martedì è stata effettuata un’operazione a tappeto nella città di Bogor e a Bekasi.
Così i terroristi progettavano di uccidere papa Francesco
Le indagini, che sono ancora in corso, hanno permesso di arrestare sette persone. Le attenzioni si sono concentrate in particolare su un terrorista, nella cui abitazione sono stati ritrovati un drone, un arco con frecce e diverso materiale di propaganda islamica. Non è chiaro se i sette fermati fossero “cani sciolti” o se si conoscessero tra di loro, magari reclutati dall’esterno per poi agire congiuntamente.
Aswin Siregar, portavoce dell’antiterrorismo, ha comunicato che tra gli arrestati ce n’era uno che su Youtube aveva addirittura preannunciato l’attentato al papa. L’uomo è stato arrestato nella provincia di Bangka centrale, mentre gli altri presunti terroristi sono stati fermati in altre zone del paese.
La missione del pontefice
Due giorni fa Bergoglio si era recato alla Moschea Istiqlal di Giacarta per incontrare il grande imam Nasaruddin Umar, con il quale aveva visitato il “Tunnel dell’Amicizia” che collega la Moschea alla Cattedrale cattolica di Nostra Signora dell’Assunzione. Nella Joint Declaration of Istiqlal 2024 il papa e il grande imam hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sui valori comuni che legano l’islam e il cristianesimo.
Il pontefice ha invitato a non cedere all’integralismo religioso, poiché la religione deve unire e non deve essere pretesto di violenza, conflitto e prevaricazione. Dopo la visita all’Indonesia il papa è poi partito alla volta di Port Moresby, in Papua Nuova Guinea, prossima tappa del suo viaggio in Asia.