Pubblicato il 28 Ottobre 2022
Un’infermiera di appena 20 anni che sta svolgendo tirocinio al reparto di Urologia nel Policlinico Umberto I di Roma ha denunciato di aver subito una violenza sessuale nel reparto dove lavora e punta il dito proprio contro il suo tutor, un infermiere 55enne e dipendente della struttura che avrebbe dovuto invece insegnarle i trucchi del mestiere e avviarla all’attività.
Violenza sessuale sull’infermiera: la ricostruzione dei fatti
I fatti si sarebbero svolti verso l’una di notte tra giovedì e venerdì nel padiglione 29 al terzo piano della struttura.
Secondo il racconto della ragazza l’uomo, con una scusa, l’avrebbe fatta entrare in uno sgabuzzino dove vengono custodite scope e lenzuola, avrebbe chiuso la porta a chiave impedendole ogni via di fuga e infine avrebbe abusato di lei.
La 20enne avrebbe provato in tutti i modi a resistere alla violenza, ma senza riuscirci. Per lei, come è prassi in questi casi, è stato subito attivato il cosiddetto “percorso rosa” previsto per le donne vittime di abusi.
Individuato il presunto violentatore: “Non ci è mai piaciuto, è recidivo”
Gli agenti del commissariato interno alla Sapienza hanno già avviato le indagini e il presunto violentatore è stato individuato. Si stanno ascoltando le persone presenti che erano di turno a quell’ora per raccogliere utili indizi e si stanno cercando tracce del DNA del 55enne tra le lenzuola dove si sarebbe consumata la violenza.
Da quel che si apprendere i suoi colleghi non nutrono alcuna stima nei suo confronti. “Non mi è mai piaciuto – racconta uno degli collaboratori – si comportava male e sappiamo che è recidivo, aveva già compiuto un gesto simile in passato”.