Pubblicato il 5 Luglio 2024
“Un’altra vittima dei social”. Si susseguono i commenti sulla sconvolgente morte di Aline Ferreira, fra dolore, amarezza, rabbia.
L’influencer e modella brasiliana è morta a 33 anni dopo un intervento estetico.
Nove giorni di agonia, dal ricovero in un ospedale di Brasilia sabato 29 giugno, a causa delle complicazioni che si sono rivelate fatali.
Aline si era sottoposta a una operazione per aumentare il volume dei glutei e ottenere così il famoso Bbl (Brazilian butt lift).
Secondo la polizia, l’intervento era stato effettuato la settimana precedente in una clinica estetica non autorizzata di Goiânia dove alla donna era stato applicato del polimetilmetacrilato, una sostanza simile al vetro utilizzata in passato per la fabbricazione delle prime lenti a contatto.
Il marito dell’influencer ha raccontato che l’intervento era stato rapido e la coppia era rientrata a Brasilia lo stesso giorno. Alcuni giorni dopo però, Aline aveva cominciato a sentirsi male, accusando febbre e dolori addominali.
Sempre secondo quel che ha raccontato il marito, la proprietaria della clinica lo aveva rassicurato, affermando che erano reazioni normali e che sarebbe bastato assumere degli antipiretici per la febbre.
Ma la 33enne è entrata in coma, per poi essere stroncata da un arresto cardiaco.
La proprietaria, che ha avanzato l’ipotesi di una infezione causata dalle lenzuola utilizzate in casa dall’influencer, è stata arrestata e la clinica è stata chiusa perché non aveva la licenza sanitaria e non era registrata nel registro del Consiglio Regionale di Biomedicina di Goiás.
Oltre al marito, Aline Ferreira lascia due figli.