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Inondavano le case di escrementi per truffare i proprietari: sgominata la “banda dello spurgo”

Pubblicato il 27 Novembre 2024

Avevano messo su un impianto perfettamente strutturato e organizzato: con la scusa di eseguire spurghi fognari, inondavano le case di escrementi e liquami per poi chiedere cifre estremamente alte per risolvere il problema, truffando numerosi cittadini di Roma e provincia. È stata ribattezzata la “banda dello spurgo”, che è stata sgominata dalla polizia di Fiumicino che ha arrestato 12 persone.

Come agiva la “banda dello spurgo”

La polizia ha avviato le indagini nel 2022, quando ha messo gli occhi su una ditta che pubblicizzava online la sua attività di spurghi con una squadra pronta a intervenire rapidamente per ripristinare d’urgenza il corretto funzionamento delle fognature.

Fin qui non ci sarebbe nulla di anomalo, il problema è che quegli operai risolvevano problemi e malfunzionamenti che loro stessi creavano. La squadra, seguendo un “modus operandi” ormai consolidato, chiedeva innanzitutto 500 euro come pagamento anticipato, dopodiché ostruivano volutamente gli scarichi provocando una nauseabonda fuoriuscita di escrementi e liquami che in alcuni casi inondavano tutta la casa.

I malcapitati proprietari, in una situazione tale di emergenza, erano costretti ad accettare interventi di urgenza che costavano svariate migliaia di euro, tramite una valutazione piuttosto fantasiosa calcolato al metro.

Se le vittime di turno annusavano la truffa e si rifiutavano di pagare, allora si passava alle maniera forti con minacce e violenze perpetrate da parte degli operai, che venivano reclutati soprattutto in base al loro passato criminale. Più la loro fedina pena era lunga e più erano le possibilità di diventare membri della “banda dello spurgo”.

Tra le vittime c’è un po’ di tutto: ristoratori, professionisti del settore medico, avvocati, preti, professionisti e anche persone anziane.