“Siamo indignati e allarmati per l’aggressione subita da un’insegnante all’uscita di una scuola di Catania da parte della madre di un suo ex alunno. Siamo vicini e solidali alla docente catanese vittima di un atto delinquenziale, vigliacco e, a quanto pare, lungamente premeditato, perpetrato ancora una volta contro i lavoratori della scuola. Ci vuole repressione della violenza ma occorre anche recuperare il rispetto nei confronti dell’istituzione-scuola e dei suoi rappresentanti”.
Così Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Ferdinando Pagliarisi, segretario generale della Cisl Scuola etnea commentano l’ennesimo episodio di brutalità avvenuta all’uscita di una scuola catanese.
“Auspichiamo vengano presi provvedimenti severi nei confronti di chi ha compiuto tale spregevole atto – concludono – e siano applicate le norme previste dal legislatore per tutelare i pubblici ufficiali, come con la sentenza n. 15367/2014 della Corte di Cassazione sono stati riconosciuti gli insegnanti delle scuole pubbliche, nell’esercizio delle loro funzioni. L’episodio ci preoccupa ulteriormente perché testimonia come, a Catania, il degrado della vita civile sprofondi ogni giorno di più. Ecco perché, oltre all’azione repressiva, riteniamo necessario aprire una nuova stagione educativa che rinnovi il rispetto sia nei confronti della figura dell’insegnante, sia verso tutte le figure degli altri servitori e rappresentanti dello Stato, dalle forze dell’ordine agli operatori sanitari, che con il loro lavoro svolgono funzioni e servizi fondamentali per la collettività”.
Immagine di repertorio
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