Pubblicato il 9 Aprile 2024
E’ un prete della curia di Latina la vittima di atti persecutori da parte di una parrocchiana. I fatti, protrattisi fino a marzo 2019, hanno per protagonista una donna di 50 anni ora imputata per comportamenti ossessivi e molesti nei confronti del religioso, con episodi che hanno turbato l’ordine delle celebrazioni liturgiche e la quiete personale del sacerdote.
Un’Intensa Sequenza di Eventi Vessatori
Le azioni della donna, descritte in aula durante il processo presieduto dal giudice monocratico Paolo Romano del Tribunale di Latina, spaziano dall’interruzione delle messe con insulti e bestemmie, fino a gesti di vandalismo quali calci all’auto del sacerdote e imbrattamenti con pomodori. Un video ha documentato uno degli episodi di aggressione verso il veicolo, segno tangibile dell’intensità delle azioni persecutorie.
Le Conseguenze sul Benessere del Sacerdote
Questi atti hanno generato un prolungato stato di ansia e timore per la propria sicurezza nella vittima, che in aula, assieme a testimoni tra cui un carabiniere a capo delle indagini, ha ricostruito la cronologia e la gravità degli eventi. La presenza della donna, inizialmente frequentatrice della chiesa, è diventata con il tempo sempre più opprimente, culminando in un’accusa falsa di lesioni che ha ulteriormente complicato la situazione.
Prossimi Passi nel Processo
Il processo, che ha visto ieri l’audizione di testimonianze chiave, è stato rinviato al 24 febbraio 2025, segnando una lunga attesa per la risoluzione di questo delicato caso.