C’era un tempo un calcio raccontato per radio dai radiocronisti che, con le loro voci diventate iconiche nel tempo, portavano i tifosi dalle loro case ai terreni di serie A. Quel calcio oggi, tra tv satellitari e dirette streaming, non esiste più ma torna a rivivere grazie ad “Interrompo dal San Paolo”, libro che sbarcherà nelle librerie nel prossimo weekend ed acquistabile anche online.
L’opera, pubblicata da Giammarino Editore di Napoli e curata dal giornalista Pietro Nardiello con la prefazione di Carlo Verna, presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, racconta i 20 gol più emozionanti del Napoli vissuti in radio. Il libro è stato realizzato da 20 donne, tra scrittrici e giornaliste, che hanno raccontato altrettanti reti di calciatori che hanno fatto la storia del club azzurro: da Sivori a Maradona, da Savoldi ad Hamsik fino ad Insigne e Mertens.
“Interrompo dal San Paolo” esce in concomitanza con i 60 anni della trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”, che fece il suo debutto il 10 gennaio 1960. Adriana De Maio, una delle 20 giornaliste che ha partecipato al progetto, ci spiega un po’ meglio le finalità di questo libro: “Il filo conduttore, come si evince anche dal titolo, è la radio che trasmetteva emozioni uniche al calcio di un tempo quando “Tutto il calcio minuto per minuto, in assenza delle tv, stimolava la fantasia ed emozioni intime e personali.
Il mio racconto si chiama “Il compleanno perfetto” e vede come protagonista Josè Altafini, il primo “core ‘ngrato” della storia del Napoli. Nonostante tutto mi ha fatto piacere parlare di lui, per la sua storia come uomo e come calciatore. Parlo del famoso golaço, termine entrato di diritto nel gergo calcistico, ovvero del gol in rovesciata realizzato in Napoli-Torino 2-2 del ’67. Ovviamente per motivi anagrafici non ho vissuto quel calcio ma, prendendo spunto un po’ dalla mia infanzia e dalla mia passione per il calcio e per il Napoli, mi sono immaginata come una piccola bimba che sognava di fare la calciatrice e di andare per la prima al San Paolo.
Il calcio a quel tempo era però una cosa da uomini ed andare a vedere una partita era complicato per le donne, quindi la voce alla radio faceva battere il cuore e regalava quelle emozioni tipiche dello stadio. Non dico altro perché il libro va letto, ma posso dire che ognuna delle autrici ha portato uno sguardo inedito ed un punto di vista totalmente diverso su tutti gli avvenimenti noti ai tifosi del Napoli. Consiglio di leggerlo, poiché aiuta a vivere o rivivere quei momenti come se fosse la prima volta”.
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