Il trading online ha permesso a tantissime persone di avvicinarsi ai mercati finanziari: grazie alle piattaforme dei broker praticamente chiunque può effettuare i suoi investimenti online. Si tratta di una grandissima opportunità, infatti negli ultimi anni il numero dei trader in Italia è aumentato a ritmi vertiginosi. Purtroppo, come era facilmente prevedibile, il fenomeno è stato accompagnato anche da un aumento delle truffe.
È impossibile dare dei numeri esatti, visto che un’elevata percentuale delle vittime non denuncia, però secondo un recente studio basato sui dati comunicati dalla Conosb tra il 2009 ed il 2021 in Italia sono state commesse più di 1200 truffe finanziarie online, con una forte accelerata a partire dal 2017 in poi. Un numero impressionante, che supera l’8% del numero complessivo su scala mondiale. Ma un trader deve sapere come difendersi e giocare in borsa in piena sicurezza.
Il primo consiglio che si può dare a chi vuole avvicinarsi al mondo degli investimenti online e non vuole cadere nei tranelli di malintenzionati è questo: bisogna studiare. Per troppo tempo il trading online è stato visto in Italia in maniera distorta: finalmente la maggior parte degli aspiranti trader sembra aver capito che non si tratta di un modo facile per fare soldi, ma di un’attività complessa e rischiosa, ma che se viene approcciata nel modo giusto può portare a buoni risultati.
Senza un’adeguata preparazione non solo è difficile togliersi qualche soddisfazione, ma è anche più facile cadere nelle truffe, perché non si hanno le giuste competenze per riconoscerle. A questo proposito, un aiuto arriva da portali specializzati come, ad esempio, TradingOnlineGuida.com, dove trovare guide, approfondimenti e recensioni che offrono tutte le informazioni necessarie per operare sui mercati finanziari.
Le truffe possono essere organizzate in diversi modi, ma in linea di massima lo schema è sempre lo stesso. Per prima cosa il truffatore cerca di convincere la sua vittima di avere il metodo giusto per far crescere il suo conto in banca. Per raggiungere questo obiettivo di solito si utilizzano termini accattivanti come “bonus” o “periodo di prova”: queste espressioni sono fondamentali per far pensare alla vittima che non corre alcun rischio.
Solitamente il malcapitato viene invitato a fare un piccolo deposito (in media 250 euro): dopo pochi giorni gli viene mostrato la schermata di un conto, ovviamente fasullo, in cui vengono evidenziati i grandi guadagni ottenuti. A questo punto la vittima è quasi convinta della bontà dell’operazione ed il truffatore piazza il colpo definitivo, invitandolo ad effettuare un versamento più corposo. Purtroppo, dopo aver ricevuto il deposito, il sedicente broker sparisce insieme ai soldi.
Quello che abbiamo descritto è lo schema più frequente, ma, come abbiamo già detto, le truffe possono manifestarsi in modo diverso. Per questo è importante sapere come evitarle. Detto dell’importanza dello studio, per poter giocare in borsa è necessario diffidare dai guru della finanza o dai broker che ci contattano: i soggetti autorizzati ad offrire servizi finanziari e a svolgere attività di investimento non possono chiamare le persone per proporre o sollecitare investimenti.
È fondamentale investire solo tramite intermediari regolamentati: riconoscerli non è affatto complicato, visto che devono avere una licenza rilasciata da un’autorità di vigilanza europea e l’autorizzazione della Consob. Proprio il sito della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa rappresenta un punto di riferimento fondamentale, perché al suo interno è possibile trovare l’elenco dei soggetti autorizzati, ma anche quello dei soggetti segnalati come truffa.
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