Pubblicato il 5 Ottobre 2022
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.
E’ questo lo slogan con il quale le donne iraniane di ogni età sfidano in prima linea il regime iraniano.
Il 13 settembre Mahsa Amini è stata prelevata dalla polizia morale nella città di Teheran.
Una ciocca di capelli le sfuggiva dal velo.
E’ morta a causa delle lesioni riportate dopo il suo arresto.
Picchiata a morte a 22 anni.
La sua uccisione è diventata la miccia per denunciare un regime che viola costantemente i diritti umani, la libertà di espressione, i diritti delle donne, dei soggetti LGBTQI+, delle minoranze etnico e religiose, ma anche una leader ship incapace di gestire la cosa pubblica.
Ancora una volta, come in tutto il mondo, le donne sono le prime vittime del sistema patriarcale: non è solo un problema dei regimi teocratici.
Dopo quanto accaduto migliaia di persone si sono riversate nelle strade e nelle piazze iraniane.
Gli scontri con le forze dell’ordine hanno portato all’uccisione di oltre cento persone tra i manifestanti, anche bambin*, e ad arresti indiscriminati anche tra giornalisti e stranieri. Tra questi una nostra connazionale.
Nonostante il blocco di Internet sia quasi totale, circolano video di studenti, donne e uomini, che intonano canti e slogan contro il governo.
Le donne continuano a tagliarsi i capelli in segno di protesta e a bruciare gli hijab (il velo).
La rivolta si sta estendendo e chiede la solidarietà internazionale.
Presidio di solidarietà alle donne e al popolo iraniano
Venerdì 7 ottobre 2022
Piombino in P.za Cappelletti
dalle ore 16 alle ore 19
Ricordiamoci che i diritti delle donne sono sempre in pericolo ad ogni latitudine.
La loro lotta è anche per la libertà di tutti noi.
Rete Solidale e Antirazzista – Piombino