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Irpinia: le impronte raccolte sul Partenio sarebbero compatibili con quelle della pantera, in campo gli esperti

Pubblicato il 18 Giugno 2020

Avellino – Secondo alcuni studiosi dell’università degli studi Federico II di Napoli e dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno le orme raccolte in un terreno nel comune di Summonte sarebbero compatibili con quelle lasciate da una pantera dello zoo di Napoli: dunque, in Irpinia sembra proprio che la pantera ci sia e che i numerosi avvistamenti registrati nei giorni scorsi siano fondati. L’università Federico II e l’Istituto zooprofilattico hanno avviato una sinergia per sviluppare un sistema scientifico che dovrà analizzare tutto il materiale raccolto in queste settimane di avvistamenti e stilare un programma dettagliato di intervento, che dovrebbe condurre alla cattura del felino. Le ultime tracce sono state raccolte a Montevergine, qualche giorno fa la pantera era stata segnalata nei boschi del monte Partenio e nel comune di Summonte, vicino al cimitero, sul ciglio della strada statale. Il feroce animale sarebbe giunto in Irpinia dopo aver percorso alcuni comuni del Sannio, come Benevento, Torrecuso, Ceppaloni, Pesco Sannita e Pietrelcina, poi avrebbe deviato verso Palma Campania e verso il vallo di Lauro. Lungo il suo tragitto avrebbe sbranato alcuni polli nel beneventano ed un cinghiale sui monti del Partenio. Da alcuni giorni i carabinieri ed i forestali sono sulle sue tracce, il comune di Summonte ha messo a disposizione un drone che sta ripetutamente sorvolando i boschi in cerca di qualsiasi elemento che possa aiutare nella difficile impresa, ma finora ogni tentativo è risultato vano.