Pubblicato il 29 Novembre 2022
Camillo è uno studente liceale di 16 anni, che con il suo amico Andrea, anche lui sedicenne, che frequenta la Ragioneria, ha deciso di organizzare un gruppo per spalare il fango dopo la frana che sabato all’alba ha colpito Casamicciola.
Li chiamano gli “angeli del fango”, da queste parti.
Sono quasi duecento e da tre giorni non si sono mai fermati per aiutare gli sfollati e le persone che hanno le proprie abitazioni e i negozi sommersi di fango. Hanno il viso stanco e lo sguardi triste, ma non si fermano.
“Crediamo che in un momento di grande difficoltà tutta la comunità dovrebbe dare una mano, e noi lo abbiamo fatto – dicono all’unisono, mentre tengono le vanghe in mano per spalare il fango -Ieri siamo stati in Piazza Bagni, sia nelle case private ma anche al Manzi dove c’è ancora tantissimo fango”.
Oggi pomeriggio i ragazzi andranno in via Celario, una delle zone più colpite, dove il fango raggiunge anche i due metri. E su tutte le polemiche sull’abusivismo cosa dicono? “Adesso che c’è ancora gente sotto il fango dobbiamo pensare a recuperare queste persone – spiegano – e poi pensiamo all’abusivismo è tutto il resto”.
E la sera? “Arriviamo a casa e siamo molto stanchi – dicono – ma ci sta bene così…”.