Pubblicato il 19 Aprile 2024
La risposta è arrivata. Israele aveva avvertito l’Iran: l’attacco subito la scorsa settimana da Teheran con centinaia di droni e missili non sarebbe rimasto impunito. E così è stato.
L’esercito israeliano ha colpito obiettivi militari iraniani nella notte e alle prime ore del mattino. Una ritorsione, un avvertimento, perché l’attacco, comunque, non è stato massiccio, così come la potenza di fuoco a disposizione di Israele anche con l’ausilio di forze esterne avrebbe permesso.
L’Iran stesso non manifesta apprensione. Un dettaglio significativo: lo spazio aereo non è stato chiuso, poco fa è atterrato a Teheram un aereo proveniente da Roma.
Insomma, una scazzottata, sembrerebbe, si spera, quella fra Israele e Iran, che non ha avuto conseguenze su militari e civili.
Israel missile strike targeted a site in Iran
— Sumit (@SumitHansd) April 19, 2024
Explosions in Isfahan in central Iran, in the As-Suwayda Governorate of southern Syria, and in the Baghdad area and Babil Governorate of Iraq pic.twitter.com/vFPVeEGGuU
Così viene interpretato dagli esperti quel che sta accadendo, anche se il timore di una escalation in Medioriente grava come una spada di Damocle su tutto il mondo.
Tutto sta nell’Iran. La scazzottata soddisfa entrambe le parti o è il preludio a qualcosa di più esteso e tragicamente definitivo? Perché una ulteriore risposta di Teheran vorrebbe dire punto di non ritorno…
Intanto, però, qualcuno si è fatto male davvero.
Sono coloro che puntano sui mercati azionari. Perché quelli asiatici sono stati colpiti da un’ondata di vendite dopo la notizia dell’attacco israeliano. Un funzionario americano ha confermato a ABC News che i missili israeliani hanno colpito un sito che i mercati temono possa essere un impianto nucleare iraniano.
Fonti di Teheran sostengono che i siti nucleari sono al sicuro.