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Israele

Israele sotto attacco: i video choc degli ostaggi di Hamas

Pubblicato il 7 Ottobre 2023

Nell’attacco a Israele, Hamas rivendica di avere preso persone in ostaggio: 35 tra civili e militari prelevati e portati a Gaza dai miliziani che oggi sono penetrati nei territori adiacenti alla Striscia, nel Sud del Paese.

I media israeliani rilanciano foto e video diffusi su canali Telegram collegati ad Hamas che riprenderebbero la cattura di soldati e cittadini.

In uno dei filmati si vede una donna con due bambini piccoli, in lacrime: sulle spalle una coperta con cui cerca di coprire se stessa e i figli.

Sarebbero 50, invece, gli israeliani tenuti in ostaggio dai miliziani di Hamas.

Lo ha riferito l’emittente israeliana N12 mentre la notizia – che non trova al momento conferme ufficiali – è rilanciata anche da altri media.

Del filmato della donna in lacrime e parla The Jewish Chronicle, che, però, non certifica l’autenticità del filmato. Un altro video mostra una giovane donna israeliana che viene spinta su un camion. 

“Alle 11.30  –  scrive il JC  – i terroristi di Hamas avevano il pieno controllo di almeno tre comunità Israeliane. Ci sono “notizie non confermate di massacri in diversi luoghi”. 

Gli uomini di Hamas si sono infiltrati via terra, mare e aria, utilizzando perfino parependii. I

Il portavoce di Hamas, Khaled Qadomi, ad al-Jazeera, ha parlato di “Guerra contro gli invasori. Vogliamo che la comunità internazionale fermi le atrocità a Gaza, contro il popolo palestinese, i nostri luoghi sacri come Al-Aqsa. Tutte queste sono le ragioni dietro all’inizio di questa battaglia”.

In merito alla rivendicazione dei rapimenti, Khaled Qadomi ha precisato: “Non sono ostaggi, sono prigionieri di guerra”. 

Combattimenti tra miliziani armati di Hamas ed esercito israeliano sono in corso nei kibbutz di Beeri e Reim, a ridosso della Striscia.

A Reim un veicolo della polizia è stato colpito da un anti tank e ci sarebbero vittime. Secondo Haaretz, israeliani sono tenuti in ostaggio nei kibbutz di Beeri e Ofakim e ci sarebbero in corso negoziati per il loro rilascio.