Lo riporta Bild, che cita anche una conferma della sorella della giovane.
Nelle scorse settimane era emerso che Shani fosse ancora viva ma “gravemente ferita” in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco. Il 7 ottobre Shani Louk stava partecipando al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.
La madre di Shani Louk avrebbe ricevuto dall’esercito israeliano la conferma della morte della figlia. Secondo quanto dichiara la sorella della ragazza, sentita da Bild, non sarebbe stato ancora rinvenuto il cadavere della ragazza. Ci sarebbero però prove tramite il Dna di un osso del cranio. La famiglia aveva fornito il Dna della ragazza già da tempo, per eventuali riscontri. La madre della giovane ipotizza ora che Shani sia stata uccisa lo stesso 7 ottobre, con un colpo d’arma da fuoco alla testa.
La famiglia ha reso pubblica la cittadinanza tedesca della figlia nella speranza che le autorità tedesche possano fare qualcosa in caso di un eventuale scambio di prigionieri.
“La donna giace sul truck, con il volto rivolto verso il basso. Diversi uomini calpestano il suo corpo che pare inanimato. Un uomo le tira i capelli, un altro le sputa sulla testa sanguinante. Gli uomini gridano Allahu Akbar, Allah è grande. Poi la jeep si allontana a tutta velocità”: questo, come descrive il sito, si vede in un video “che sta circolando su Internet” e che mostra le ultime immagini della giovane di cui dispone la famiglia. Dopo una telefonata ricevuta poche ore dopo il rapimento, “i genitori non hanno più avuto notizie della figlia” ventiduenne ma la loro banca li ha informati che la sua carta di credito “è stata utilizzata a Gaza”.
La madre, Ricarda Louk, è nata a Ratisbona, in Baviera, e ora vive in Israele “a circa 80 chilometri dalla Striscia di Gaza” dove è emigrata i “trent’anni fa”. Suo marito, il padre di Shani Louk, è israeliano e insieme hanno quattro figli, di cui la rapita è la secondogenita che vive da sola a Tel Aviv, ma la madre sapeva che era andata a un concerto “nel sud”.
Il presidente d’Israele Isaac Herzog ha confermato la morte della 22enne tedesco-israeliana Shani Louk, rapita il 7 ottobre da Hamas. “E’ stato trovato il suo cranio”, ha detto Herzog a Bild.
Solo ora è stato possibile identificare il corpo di Shani, ha spiegato Herzog, aggiungendo che l’identificazione di altri 40 corpi è in sospeso, poiché le persone sono state abusate, bruciate o smembrate nel modo più raccapricciante
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