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Istat, consumatori e imprese: cresce il clima di fiducia

Pubblicato il 27 Aprile 2021

Ad aprile si stima un incremento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 100,9 a 102,3) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 94,2 a 97,3). Lo rende noto l’Istat, aggiungendo che tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in aumento.     

“Ad aprile – commenta l’Istat – il clima di fiducia delle imprese aumenta per il quinto mese consecutivo, tuttavia il livello raggiunto è ancora leggermente inferiore a quello precedente l’emergenza sanitaria. L’aumento dell’indice riferito alle imprese è diffuso a tutti i settori ed è più marcato per l’industria manifatturiera e per il commercio”.

E ancora: “Anche l’indice di fiducia dei consumatori è in aumento, dopo il deterioramento registrato nel mese di marzo. In questo caso la crescita è trainata dalle aspettative sia sulla situazione economica del paese, sia su quella familiare“, aggiunge.

Il clima economico e quello personale passano, rispettivamente, da 90,2 a 91,6 e da 104,5 a 105,9. Il clima corrente aumenta da 96,7 a 97,4 e quello futuro, che registra l’incremento più marcato, sale da 107,1 a 109,6.     

Per quel che riguarda le imprese, prosegue l’Istat, si registra un miglioramento della fiducia in tutti i settori osservati. In particolare, nell’industria manifatturiera l’indice sale da 101,9 a 105,4 e nelle costruzioni da 147,9 a 148,5. Nei servizi di mercato l’indice aumenta da 85,4 a 87,1 e nel commercio al dettaglio da 91,2 a 95,8.      Nell’industria manifatturiera migliorano tutte le componenti dell’indice di fiducia mentre nelle costruzioni si assiste ad un’evoluzione positiva solo dei giudizi sugli ordini.  Per i servizi, l’aumento degli indici di fiducia è trainato dalle aspettative sugli ordini nei servizi di mercato e da quelle sulle vendite per il commercio al dettaglio.

Tutte le altre componenti sono in peggioramento. Con riferimento ai circuiti distributivi del commercio al dettaglio, il miglioramento della fiducia è diffuso ad entrambi i circuiti analizzati ma con intensità diverse: nella grande distribuzione l’aumento è marcato (l’indice sale da 95,8 a 101,2) mentre nella distribuzione tradizionale è più contenuto (l’indice passa da 81,8 a 82,7). (fonte: Agi)