Pubblicato il 26 Ottobre 2023
L’aereo Ryanair si ferma per lasciare l’uomo disperato a terra.
E’ successo a Roma, nell’aeroporto di Ciampino questa mattina, sul volo che all’alba da Roma andava a Lisbona.
Protagonista un 55enne italiano che, evidentemente, aveva la classica paura di volare. Eppure aveva sfidato se stesso per raggiungere il Portogallo, con moglie e figli, con un volo che alle 6,30 partiva appunto da Ciampino. Niente da fare, una volta a bordo è stato il panico.
Nonostante fosse stato accontentato, la paura ha iniziato a prendere il sopravvento.
Sudori freddi, tremori. Il capo cabina ha tentato di calmarlo, intanto però il velivolo aveva iniziato il rullaggio e aveva iniziato a muoversi sulla pista per posizionarsi per il decollo.
Nulla da fare, l’uomo ha iniziato a chiedere con insistenza di scendere, di fermare l’aereo perché era ormai terrorizzato.
Il comandante, avvisato dall’equipaggio, alla fine ha deciso di tornare indietro al punto di partenza.
Il tempo di far scendere il passeggero e ripartire (con 40 minuti di ritardo).
Chissà se il marito-papà li raggiungerà in auto o in treno.
Statisticamente è ormai riconosciuto che l’aereo è il mezzo più sicuro al mondo rispetto ad ogni altro velivolo per il numero inferiore di incidenti, per la tecnologia all’avanguardia, per i sistemi di controllo doppi – o tripli – e per la rigida preparazione dei piloti e del personale di volo. A differenza nostra, un aereo è progettato per volare, in ogni suo dettaglio. Ma ognuno reagisce a modo suo e la paura di volare non è più una questione di aereo. C’è chi odia volare perché ha paura del vuoto e dell’altezza (acrofobia), chi ha paura degli spazi chiusi (claustrofobia), chi si sente ansioso all’improvviso (attacco di panico), chi si sente come in trappola senza via di fuga (agorafobia). Per l’essere umano però non è “naturale” volare: non abbiamo le ali, quindi, d’istinto, questa esperienza provoca una reazione di paura al nostro corpo e, soprattutto, al nostro cervello.