Pubblicato il 11 Febbraio 2022
Una storia surreale quella riportata, questa mattina, dai colleghi di Tgcom24.
Una storia che parla di una giovane insegnante costretta, per lavoro, a fare la pendolare tra Latina e Padova… 600 km per appena due ore di lavoro a settimana.
Protagonista è Miriam, insegnante di 22 anni, che si muove dalla provincia di Latina fino in Veneto per uno stipendio di 200 euro mensili. Un compenso che non copre le spese di viaggio. Ci vuole molto di più, infatti, per partire da Itri e raggiungere l’istituto tecnico Giacinto Girardi di Cittadella, in provincia di Padova.
“Il mio desiderio è sempre stato quello di fare l’insegnante” – “In piena pandemia, a marzo 2020, è arrivata la convocazione per due ore di insegnamento come tecnico di laboratorio di fisica e ho accettato il contratto di supplenza annuale. A Cittadella. Da qualche parte dovevo pur cominciare” – racconta la ragazza al quotidiano Il Gazzettino.
Nemmeno un anno prima Miriam aveva conquistato il titolo di perito informatico, poi, finalmente, la cattedra. La pandemia certo non è stata di aiuto e i sacrifici per spostarsi sono enormi: “Con l’ansia e le paure di quei mesi, in treno, avanti e indietro, Lazio-Veneto, Itri-Cittadella, ogni settimana, ogni mercoledì. Prezzi alle stelle, precauzioni di ogni tipo, misure di sicurezza. Tutto per due ore di lezione a settimana. Che però ho voluto fermamente” – racconta la docente al quotidiano veneto. La partenza avveniva di solito il giorno prima delle lezioni e per risparmiare la neo prof acquistava biglietti di treni regionali: otto ore di viaggio e tre cambi. Infine, un’ora di autobus e l’arrivo a Cittadella. Notte in albergo, il giorno successivo le due ore di lavoro e a mezzogiorno il rientro a casa, circa alle 23. Un percorso faticosissimo per la ragazza.
Un sacrificio, però, che ha portato i suoi frutti. Lo scorso settembre, infatti, l’Ufficio scolastico provinciale di Padova le ha assegnato quattro ore al Girardi e 14 ore al Newton-Pertini di Camposampiero: 18 ore settimanali fino all’estate. Così ora Miriam ha trovato casa a Padova e si è anche iscritta all’università nella facoltà di Economia.